Incidente fatale quello di giovedì sera nel resort salernitano per anziani Villa Sica. A perdere la vita una delle ospiti della struttura, la signora Maria Vittoria Di Donato. Una caduta dalle scale è stata determinante per la vita della povera donna che, nonostante i tentativi dei sanitari di soccorrerla, si è spenta all’età di 88 anni. Ma le dinamiche dell’accaduto non appaiono del tutto chiare ai familiari della donna, che ora pretendono di sapere la verità: il corpo della vittima è stato trasportato in medicina legale e per lunedì è stata disposta l’autopsia, i cui risultati chiariranno la causa del decesso. «Bisogna capire se la caduta di mia madre sia stata dovuta ad un malore o alla negligenza del personale», dichiara Enzo Pellegrino, figlio della donna e noto produttore televisivo salernitano, ideatore del programma “Stress di Notte”. Tuttavia già in passato si erano verificati dei piccoli episodi di “disattenzione” – o che sembravano tali – da parte degli operatori della struttura dove, avendo a che fare con persone anziane, cautela e vigilanza dovrebbero essere ai massimi livelli. «Una volta – racconta Pellegrino – io e mia sorella abbiamo notato che nostra madre aveva un po’ il ginocchio sbucciato e, ovviamente, abbiamo chiesto spiegazioni. Ma le giustificazioni erano sempre abbastanza vaghe, del tipo “la signora si è alzata e non ce ne siamo accorti” o cose genere». Sebbene la donna non sia deceduta “sul colpo”, il taglio che presenta sulla nuca è molto evidente; in seguito alla caduta infatti, avvenuta giovedì sera verso le 19:45, la donna ha battuto la testa contro una vetrata in ferro. I familiari sono stati allertati telefonicamente dal personale, che ha ritenuto opportuno non entrare nei dettagli sul motivo di tale urgenza: «Ci hanno detto soltanto di “correre lì” ma, nonostante le nostre domande, non ci dicevano nulla di più. A quel punto abbiamo immaginato fosse successo qualcosa di molto grave e ci siamo precipitati alla struttura». La famiglia di Maria Vittoria, stretta nel dolore, si augura che la causa di tutto sia stato un malore e che la caduta sia stata provocata dalla perdita dei sensi. In caso contrario, si tratterebbe di un episodio gravissimo. «Attendiamo i risultati dell’autopsia – prosegue il figlio – e se dovesse emergere che la morte di nostra madre è stata dovuta effettivamente alla caduta, e quindi alla negligenza del personale che non l’ha accompagnata nei suoi spostamenti, ci costituiremo parte civile in tribunale». «In questo caso – conclude Pellegrino – lo faremo non soltanto per capire cosa è successo a nostra madre, ma anche per tutelare tutti gli anziani che alloggiano tuttora in quella struttura e che potrebbero correre gravi rischi».
Dalila Pergamo