La lezione di vita di Fabrizio Marotta - Le Cronache
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La lezione di vita di Fabrizio Marotta

La lezione di vita di Fabrizio Marotta

Il Presidente della Lega Navale Italiana di Salerno, ha lasciato per tutti noi, per i suoi atleti parole illuminanti, un passaggio del testimone a quanti dovranno incominciare a “correre” sulle sue tracce

Di Olga Chieffi

“E il Mare per eccellenza, l’archi-pélagos, la verità del Mare, in un certo senso, si manifesterà, allora, là dove esso è il luogo della relazione, del dialogo e del confronto”. Pensieri marittimi del filosofo Massimo Cacciari per introdurre le parole che ci ha lasciato sui social l’ingegnere Fabrizio Marotta, qualche dritta con cui continuare ad operare nel suo segno. “Ci vorrebbe un attimo a classificare l’anno che si chiude oggi come brutto, da buttar via e da dimenticare. Attenzione, io non ne butterei via nemmeno un singolo istante. Sto sorridendo in questo momento perché mi dico io stesso: ma sei impazzito? No, non lo sono affatto.
Quest’anno mi ha fatto capire cosa significa vivere realmente. Ha estirpato tutto l’ egoismo e la mancanza di umiltà che mi hanno divorato nel corso della mia esistenza. Mi ha consentito di avvicinarmi in modo reale ed autentico alla mia famiglia, mi ha messo a contatto con l’affetto dei miei cari amici. Cosa c’è di più da desiderare? Un’auto? Un iPhone? Un iPad? Una posizione lavorativa di comando?
Le cose materiali servono a riempire i vuoti della nostra anima in una società che ci sta letteralmente fagocitando, e durano un istante. Io in questo anno ho capito che amore, bontà, amicizia, famiglia, sono le cose che davvero possono occupare un posto definitivo nella nostra vita. Ed è proprio questo che auguro a tutti voi.
Fabrizio”. La notizia della mancanza solo fisica di Fabrizio Marotta, è volata sui social. Tante le immagini che riaccendono il ricordo di tante giornate di sport e di tante attività culturali, ad iniziare dai compagni di squadra dell’ASD Salerno Marathon “Sarai sempre lì a correre davanti a noi e noi faremo tesoro di ciò che hai dimostrato ogni giorno di essere, con l’umiltà, la semplicità e il carisma dei grandi, nella vita, nella professione, nello sport e soprattutto per la tua famiglia. Un faro, la cui luce noi seguiremo sempre. Ciao Fabrizio”, “Ciao Fabrizio solo qualche giorno fa scrivevi “Caro Gabriele, grazie di cuore. Sarò in ogni caso un vincitore qualunque cosa accada. Ti stringo in un abbraccio forte e sincero e ti chiedo di estenderlo a tutti i compagni di squadra. Puoi dire loro che la corsa non è un semplice sport e non è uno stile di vita, è una disciplina che forgia persone forti e mi sta aiutando in modo incredibile. Evviva la Salerno Marathon. Fabrizio”.
“Eri ancora tu – scrive Gabriele De Feo – a dare forza a tutti noi, tu che ne avevi ormai poca anche solo per te. Dovevamo fare tantissime cose insieme, avevamo fatto tanti progetti, sei andato avanti ma le faremo comunque insieme. Non ti dimenticherò mai e sarai sempre un faro per me e per tutti coloro che hanno avuto la fortuna e il privilegio di conoscerti e condividere qualcosa con te. Per mare e per terra hai realizzato imprese straordinarie, che i cieli blu ti accolgano e siano onorati dalla tua presenza”. Oggi siamo attraversati da un implacabile freddo, ma l’ invito di Fabrizio è a rompere il guscio d’isolamento, che non è materiale ma una volontaria reclusione dell’io. La passione non è la cecità di lasciarsi prendere da un’urgenza, ma pathire, cioè vivere profondamente e dare spessore alla storia, ponendo un freno al frenetico correre, in modo da fermarci a riflettere su noi stessi, poichè l’uomo è libero e vive in quanto trascende con il proprio pensiero la stessa vita immediatamente vissuta, quando pensa la Vita, come ha fatto Fabrizio sino alla fine.

1 Commento

    Le mie più sentite condoglianze alla famiglia del caro Fabrizio Marotta. Lo conobbi che era un giovane studente universitario, solare, allegro, pieno di energie, impegnato in mille cose, disponibile con tutti e sempre pronto ad aiutare.
    Non si poteva non volergli bene da subito. Sono passati tanti anni, quel ragazzo mi è rimasto nel cuore.
    Sono profondamente addolorata ora per la sua prematura morte. Le mie condoglianze più accorate sono per la moglie e i figli:
    Suo marito, vostro padre era un uomo eccezionale.

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