Abbiamo individuato un altro lotto su cui realizzare i nuovi fabbricati, consapevoli delle criticità da affrontare per perfezionare il programma originario, che prevedeva prima l’abbattimento e poi la ricostruzione. Dopo aver effettuato lo sgombero delle 32 famiglie occupanti gli alloggi e averle allocate in strutture ricettive, eseguito i traslochi degli arredi presenti negli appartamenti, ampliato l’area di cantiere e predisposto i necessari controlli di sicurezza, e dopo aver eseguito le demolizioni interne alle unità immobiliari, quest’oggi iniziano concretamente le opere di abbattimento dei prefabbricati pesanti post-terremoto di via San Prisco n. 20. Mi sono adoperato con tutte le mie forze per raggiungere un obiettivo atteso da decenni in città, un risultato tutt’altro che scontato. Ho avuto timori, notti insonni, ma il lavoro sta iniziando a ripagare. Dislocare le famiglie cercando di non alterare gli equilibri sociali, reperire le risorse economiche necessarie per sopperire alle lacune progettuali e alle conseguenti varianti, e soprattutto rispettare un cronoprogramma stringente – con il rischio reale di compromettere tutto, visto il finanziamento PNRR che rappresenta un conto alla rovescia implacabile – sono state sfide enormi. Mentre i lavori per la realizzazione dei nuovi 32 alloggi proseguono rapidamente verso l’ultimazione, desidero ringraziare per la collaborazione le famiglie dislocate, la squadra di governo e gli uffici comunali, che stanno lavorando tutti verso un unico obiettivo. Ora, con la stessa determinazione e lo stesso impegno, ci occuperemo degli ulteriori abbattimenti dei prefabbricati e delle altre opere da realizzare a Montevescovado, grazie ai fondi PRIUS e ad ACER Campania, che completerà gli scheletri rimasti fermi da anni. Lo scrive il sindaco di Nocera Inferiore Paolo De Maio.





