La festa dell’Immacolata a Marina di Vietri - Le Cronache Spettacolo e Cultura
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La festa dell’Immacolata a Marina di Vietri

La festa dell’Immacolata a Marina di Vietri

di Vito Pinto

E’ un triduo di festa per l’intera comunità di Marina di Vietri sul Mare, quello che ha preso il via il 6 dicembre, in occasione della Festa dell’Immacolata di lunedì 8 dicembre. Una festa particolarmente sentita dai marinesi e che trova il suo clou nella notte tra il 7 e l’8 dicembre quando la statura della Madonna Immacolata viene portata in processione dopo il rito della Santa Messa notturna. Nel suo libro “Marina di Vietri” del 1984, il parroco e storico don Attilio Della Monica, così riportava i festeggiamenti per l’Immacolata. «E’ forse la più suggestiva e simpatica di tutte le feste marinesi. La notte tra il 7 e l’8 dicembre è pervasa da una intensa gioia: pochi dormono: si veglia in attesa di prendere parte della processione che si svolge alle quattro del mattino. Un concerto bandistico paesano allieta con marcette sinfoniche il rito religioso. Marina si accende improvvisamente di vividi bagliori: sono le luminarie alle case, e soprattutto i caratteristici falò, accesi in onore dell’Immacolata, che rompono con i loro guizzi ardenti le ombre notturne. Fuochi accesi che, soli, illuminano le vie, che da soli con la loro fiamma compendiano la gioia, gli affetti, i sentimenti di fede… Fuochi acesi, attorno ai quali si stringono corone di bimbi, testine bionde e brune, e si affidano gli occhi pensosi degli anziani. Per allestire questi falò, i bambini lavorano dall’inizio di settembre raccogliendo legna e fascine… E’ una tradizione che va sempre più radicandosi, permeata di fede, di commozione e di gioia». Da quella pubblicazione sono trascorsi oltre quarant’anni, i tempi sono cambiati, la società vive all’insegna delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale, ma la devozione dei marinesi per la ricorrenza dell’Immacolata non viene meno: anno dopo anno gli abitanti di Marina attendono questa notte di luce e un intero paese si mette in movimento e partecipa al rito dei fuochi. Dopo la celebrazione della messa alle due di notte, la statua della Madonna Immacolata viene portata in processione partendo dalla chiesa di Santa Maria di Portosalvo. Questa è la parrocchiale di Marina, costruita su un tempio pagano e in posizione elevata: gli abitanti di Marina non una volta, nel corso dei secoli, hanno subito i disastri e gli orrori delle alluvioni, ultima quella della notta tra il 25 e 26 ottobre 1954. Scriveva ancora il Della Porta: «La chiesa di S. Maria di Portosalvo, voluta dai marinesi costruita sulla roccia (supra firmam petra) edotti dalle tragedie troppo frequenti delle alluvioni. Il quadro sull’altare maggiore la indica come assisa sulle nuvole, “protende il braccio destro verso Marina ed addita alle navi in alto mare il porto di scampo nei marosi e nelle tempeste”. Il tempio sorge sulla collina a dominio di mare, dove già fu un tempio pagano. La nicchia che custodisce la statua dell’Immacolata è dono dei Marinesi. Una targa ricorda: “Il popolo di Marina nel primo centenario dell’intronizzazione della statua dell’Immacolata – 1882 -1982”». E anche quest’anno, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre saranno accesi i fuochi, i grandi falò che, unici, illuminano il passaggio della processione della statua dell’Immacolata. “Una tradizione antica che – ricorda Daniele Benincasa, assessore al Comune di Vietri – è da legare ai segnali che i marinesi facevano alla barche al rientro in rada dei loro pescatori, se mai dopo giorni di lontananza per la pesca di alici e tonni”. Ed è una grande suggestione lo snodarsi della processione tra i vigorosi falò che coinvolge non solo i marinesi, ma quanti, sempre più numerosi di anno in anno, accorrono a guardare uno spettacolo che alla fine è solo espressione di fede di una comunità che si ritrova, unita, intorno alla statua dell’Immacolata. Un dogma, quello del concepimento di Maria immune dal peccato originale, che fu proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla pontificia Ineffabilis Deus. E da quella data, ogni anno si festeggia la ricorrenza dell’Immacolata Concezione, che ogni anno coinvolge il popolo di Marina di Vietri, per una devozione antica di questa cittadina. Un bel pannello in ceramica, infatti, composto da nove piastrelle rappresentante l’Immacolata, è murato in capo all’ingresso della Congrega di Marina; fu realizzato nell’ottobre del 1884(?) da “Giulio Piacera fece nella Fabbrica Antonio Cav. Punzi in Vietri sul Mare”. La Vergine è contornata da Angeli recanti i simboli propri dell’iconografia mariana e ai suoi piedi, in posizione orante, sono rappresentati due confratelli incappucciati. Una devozione che da oltre 140 anni, nel popolo di Marina, non dà segni di stanchezza.