di Brigida Vicinanza
Ancora una volta Italia Nostra e il comitato No crescent, alzano la voce e chiedono la sospensione dei lavori al Comune. E per l’ennesima volta a scendere in campo sono i comitati e le associazioni dopo la cassazione “ha rimesso tutto in discussione”. “Come da sempre sostenuto dalle associazioni ambientaliste il Comune, che dovrebbe essere organo imparziale, a tutela del territorio e dell’ambiente avrebbe dovuto da tempo sospendere i lavori in attesa della sentenza della Cassazione. Ciò non ha affatto assumendosi le proprie responsabilità. La Cassazione con la sentenza pubblicata (sul procedimento cautelare) in questi giorni ha rigettato il primo motivo di ricorso con il quale la Crescent sosteneva che tutto fosse insindacabile dal Giudice Penale perché coperto dal giudicato amministrativo del Consiglio di Stato” scrivono in una nota, che continua: “Il Consiglio di Stato non ha mai avallato la legittimità dei permessi di costruire del 2011 e del 2012, perché non ha mai deciso sul punto che afferma “la legittimità della competenza penale non è preclusa quando sul tema non sia intervenuta una sentenza del giudice amministrativo irrevocabile”. “Ricordiamo a tutti gli organi che la sentenza del consiglio di Stato annullando le autorizzazioni paesaggistiche a monte ha annullato tutta la procedura successiva. La conseguenza della decisione della cassazione e’ che i permessi del 2011 e del 2012 essendo privi di autorizzazione paesaggistica sono illegittimi e quindi sono illegittimi tutti i permessi in variante successivamente rilasciati ne 2015 e 2016”. Poi scrivono a caratteri cubitali: “E’ confermato che il crescent è abusivo sin dall’inizio e quindi insanabile”. Poi continuano: “Il Tribunale del riesame dovrà uniformarsi ai principi della Cassazione. Nelle more il Comune ha il dovere di sospendere i lavori e di rappresentare a tutti gli organi anche giudiziari che non si stratta di oneri di urbanizzazione bensì di una prescrizione del Puc che si doveva applicare per il sub comparto 1 e si dovrà applicare anche per il sub comparto 2. La Magistratura salernitana, alla luce dell’equivoco oneri-prescrizione Puc dovrà emettere nuovi provvedimenti cautelari. Il Comune e la Soprintendenza dovranno emettere provvedimenti demolitori. Sarà su questo punto ancora una volta sarà diffidata anche la Regione Campania per l’adozione dei poteri sostitutivi”. Infine i comitati annunciano che i nuovi sviluppi giudiziari saranno a breve resi pubblici in conferenza stampa.