
Francesca Guerrasio*
8 Marzo: Giornata internazionale della donna, tempo di dibattiti, riflessioni e discussioni sul tema della parità dei diritti in un clima in cui, pochi giorni or sono, le statistiche sull’occupazione italiana, pur promuovendo un incremento del tasso di occupati generale, relegano la donna in una posizione di totale svantaggio rispetto all’uomo rendendo di fatto necessaria quell’azione di sensibilizzazione costante e capillare delle nuove generazioni. Nell’ambito delle numerose e diversificate attività di ricerca e produzione artistica, il Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno promuove la III edizione delle giornate di studio dal titolo L’arte di esistere. Creatività al femminile tra musica, poesia e immagine, che hanno lo scopo di analizzare e indagare tutte le criticità sociali generate da una disuguaglianza “culturale” di genere, oggi non più sostenibile né tollerabile. Se è vero che il ruolo delle donne nelle arti musicali, poetiche e plastiche, sembra godere di una favorevole rivalutazione a promozione di una prospettiva volta a far emergere dall’oblio attività professionali e artistiche di quante che con il proprio lavoro, talvolta silente, altre manifesto, hanno contribuito allo sviluppo della res musicale e culturale del nostro Paese, è altrettanto vero che la strada da percorrere è ancora lunga e in salita. Il divario tra i sessi – notevole dal punto di vista numerico (i casi di genere inseriti nei manuali continuano ad essere esigui e riguardano tutti gli ambiti e i linguaggi artistici) ma anche da quello qualitativo (le donne sono sempre relegate ad un ruolo minore e spesso subordinato) – è stato già ampiamente delineato nell’ambito delle passate edizioni delle giornate di studio confluite nel volume Storie di donne, musica e cultura. Dalla fine della liberazione all’inizio della libertà, a cura di Francesca Guerrasio e Nunzia De Falco per le edizioni D’Amato, che hanno tentato di individuare cause e conseguenze di uno svantaggio sociale e professionale, spaziando nei tempi, nei linguaggi e nei contesti. Sulla scia del successo di pubblico, dell’interesse che la comunità scientifica e studentesca ha più volte manifestato, il Dipartimento Musicologico del Martucci continua la promozione di tematiche di studio che si concentrino su compositrici, direttrici artistiche e didatte italiane ancora operanti (come Adriana Caggiano, Anna Maria Robilotta e Lucia Ronchetti), o recentemente scomparse (come Emilia Gubitosi e Irma Ravinale, che hanno segnato capitoli di storia di quel ‘900 ancora da esplorare). Si moltiplicano, quest’anno gli interventi performativi a cura delle studentesse e degli studenti delle istituzioni di Alta formazione artistica musicale e coreutica, come contrassegno di capacità di dialogo e confluenza tra prassi e teoria mentre gli interventi scientifici promossi dai docenti del Martucci e da studiosi di altre istituzioni accademiche tentano di mostrare il female gender da una prospettiva nuova, ancora più complessa e articolata, che restituisca alla donna un ruolo attivo dal punto di vista delle dinamiche della rappresentazione e da quello linguistico-semiotico. Nella prima giornata di incontri che si svolgerà l’11 Marzo dalle ore 9:00 presso l’aula 38 del Conservatorio sito in Via Paesano, si potranno ascoltare le proposte scientifiche di Olga Laudonia, Marina Mezzina, Francesco Aliberti, Alessandro Maràs, Chiarastella Onorati, Francesca Guerrasio e Veronica Pompeo le quali, nel pomeriggio, daranno vita ad una sessione dedicata alla musica rock-pop che sarà coronata dalla performance live del “Sophya Baccini’s Ensemble”. Il 14 Marzo, invece, la presenza della compositrice e didatta Lucia Ronchetti arricchirà ulteriormente la riflessione scientifica che vedrà protagonisti Antonio Dell’Olio, Marta Perroni, Nunzia De Falco.
*Pianista e docente di storia della musica