Una raccolta di 125 corrispondenze selezionate da Shaun Usher, che attraversa diversi momenti storici, tracciando i confini della psiche umana: dalla quotidianità di uomini celebri ai gesti estremi della gente comune
Di Alfredo De Falco
Spesso l’uomo è stato in grado di toccare le stelle. Il filo sottile che può darne dimostrazione è la storia. L’arte delle lettere è una raccolta di 125 corrispondenze selezionate da Shaun Usher, che attraversa diversi momenti storici, tracciando i confini della psiche umana: dalla quotidianità di uomini celebri ai gesti estremi della gente comune, la penna mette a nudo l’anima dei grandi personaggi, rendendoli persone, e amplifica il vissuto di anonimi scriventi, trasformandoli in eroi senza tempo. Così è possibile imbattersi nell’umiltà delle menti geniali, leggendo la risposta di Einstein a una bambina che gli chiede se gli scienziati pregano; ci si può ritrovare davanti ai conflitti interiori di un grande compositore come Beethoven, che scrive ai suoi fratelli cercando di prendersene cura, nonostante le crisi depressive lo spingessero lontano da familiari e amici; si può poi apprezzare il coraggio titanico e l’amore per la vita della maestra Lucy Thurston che nel 1855 -epoca in cui non esisteva l’anestesia- scrive alla figlia una commovente lettera, dicendole di aver superato l’intervento di asportazione del seno sinistro. Il lavoro di raccolta di Shaun Usher è stato arricchito con fotografie e riproduzioni a colori di gran parte dei documenti originali, facendo sì che il lettore, quasi divenendo il destinatario dell’oggi, abbia l’intimo privilegio di assaporare una caratteristica personale del mittente: la calligrafia. Nel nostro presente, caratterizzato da un incessante sviluppo tecnologico che spinge ad abbandonare la penna in favore del byte, questo dettaglio acquisisce ancora più valore, rendendo un’esperienza magica il processo di immedesimazione negli scriventi. E’ un libro da salvare, quello di Shaun Usher, perché salva a sua volta: “Finché ci sarà anche un solo uomo onesto, finché ci sarà anche una sola donna di cuore, possiamo sperare in una contaminazione e le prospettive non sono così nere. In tempi difficili la speranza è l’unica cosa che ci rimane. […] Si faccia coraggio. Non perda la speranza. E carichi l’orologio, perché domani è un altro giorno” (dalla terza lettera della raccolta, di E.B. White al Signor Nadeau). È un libro da salvare, che vi farà toccare le stelle. 125 volte.