di Erika Noschese
Digitalizzare il punto di raccolta rifiuti, trasformandola – grazie ai fondi del Pnrr – in una vera isola ecologica, smart e funzionale. È questo uno degli obiettivi dell’assessorato alle Politiche Ambientali, guidato dal socialista Massimiliano Natella, a lavoro per un progetto pilota che potrebbe essere realizzato anche in altre zone periferiche della città capoluogo, con l’obiettivo di riportare la raccolta differenziata agli antichi splendori. Assessore, nei giorni scorsi la presentazione del nuovo piano per la raccolta differenziata. L’amministrazione comunale, in sinergia con Salerno Pulita, ha lavorato ad importanti modifiche… “Sì, diciamo che è un po’ l’impegno dell’amministrazione ma di tutti i cittadini cercare di dare una sterzata alla raccolta differenziata e in generale al ciclo dei rifiuti in città. Sicuramente, noi tutti abbiamo registrato lamentele sulla città sporca e le cose da migliorare; uno dei primi passi, secondo me, è cercare di dare un impulso alla città sulla differenziata e lo facciamo facendo partire questa campagna informativa che si articolerà in vari step: ci sarà una nuova campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, si partirà dal giorno zero e poi con l’introduzione di qualche modifica, a partire dalla rimozione della campane del vetro con la raccolta porta a porta. Ci saranno modifiche al programma della differenziata, del calendario perché un giorno sarà dedicato al vetro e all’indifferenziato; ci sarà un giorno a settimana in cui sarà possibile conferire gli indumenti usati. L’obiettivo è quello di riportare la raccolta differenziata a livelli alti nella città di Salerno, di farla condividere alle associazioni che ci vorranno dare una mano; l’assessorato è aperto a tutte le associazioni che si stanno chiedendo i contatti per poter discutere ed essere utili, aiutandoci a gestire i rifiuti e, in generale, la differenziata. L’obiettivo non è solo migliorare ma anche coinvolgere i cittadini su un tema caldo che comporta sacrifici, attenzione costante; saranno utilizzati dei facilitatori volontari che il Comune individuerà anche con l’aiuto delle associazioni e porteremo avanti un programma che, ci auguriamo, possa portare nuovo entusiasmo nell’arco di pochi mesi, nella raccolta dei rifiuti”. La novità riguarda anche i rioni collinari: a Giovi vi è già un punto di raccolta ma, con i fondi Pnrr, si tende a migliorare e a renderlo maggiormente efficace… “Sì, sullo sfondo di questi nuovi cambiamenti in termini di differenziata. Abbiamo iniziato a lavorare subito sul Pnrr perché c’è la scadenza del 23 febbraio per la presentazione dei progetti tematici; ammoderneremo l’impianto di compostaggio e ci candideremo per la realizzazione di un nuovo impianto per il trattamento del vetro. Questo per fare in modo che si possano avere più risorse da investire sull’ambiente, con l’obiettivo di ridurre la Tari perché l’impianto di compostaggio avrà una nuova linea di produzione che sarà utilizzata per la produzione di bio metano, con un reddito maggiore – a fine anno – per il Comune di Salerno e per il vetro che viene venduto: con l’impianto di produzione possiamo fare in modo che dallo smaltimento si possa avere un reddito maggiore da smaltire. Parallelamente a questo, c’è un progetto pilota che vorremmo portare avanti: digitalizzare l’isola ecologica di prossimità creata a Giovi. Questa è l’unica esperienza fatta nella città, da consigliere comunale quando avevamo individuato un problema in una zona dove non si faceva la differenziata perché non poteva avvenire il prelievo del porta a porta e quindi, con il Comune di Salerno, abbiamo realizzato un sito per il conferimento dei rifiuti in maniera autonoma, ma solo dedicata a quei residenti. L’obiettivo è presentare un progetto pilota, utilizzando i fondi del Pnrr, per fare in modo che quell’isola diventi una zona dove i residenti possono confluire i rifiuti, utilizzando la tessera sanitaria, con gli sportellini appositi che si aprono in base al rifiuto da conferire e per controllare, digitalizzando l’impianto; è un progetto che esiste, altrove, e noi vogliamo portarlo come innovazione nel comune di Salerno, partendo dai rioni collinari. Possiamo poi replicarlo in altre zone periferiche della città; è un’integrazione ai progetti che presenteremo, tramite Salerno Pulita, per dare un miglioramento e confermare l’attività di qualche anno fa su Giovi”. Altro progetto riguarda l’ammodernamento dell’impianto di compostaggio, segno che con questa amministrazione l’ambiente è al centro dei progetti… “Sì diciamo che il Pnrr per i Comuni è un’occasione imperdibile; ci saranno risorse a disposizione e noi dobbiamo avere la capacità di spenderle. Per fare questo occorre essere celeri nelle procedure, sfruttando le idee da mettere in campo e avere progetti pronti entro la scadenza. La chiave più importante del ciclo dei rifiuti è l’impianto di compostaggio, finanziato negli anni scorsi: è un impianto esistente da 10 anni, complesso da gestire; oggi l’impianto è gestito da Salerno Pulita che ha fatto operazioni di manutenzione ma con il Pnrr si ha la capacità di ammodernare ulteriormente e la produzione del bio metano è un elemento fondamentale per avere reddito. Facendo in modo di produrre energia rinnovabile significa avere risorse da investire così da ridurre la Tari che oggi deve coprire proprio il ciclo dei rifiuti. Sono due obiettivi storici che non sono alla portata di un’amministrazione con risorse proprie, ragion per cui il Pnrr diventa fondamentale e poi i fondi dovranno essere destinati alle infrastrutture, candidando progetti per l’ammodernamento di impianti fognari”.