Integrazione clinico-assistenziale - Le Cronache Attualità
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Integrazione clinico-assistenziale

Integrazione  clinico-assistenziale

di Elio Giusto

* Si è svolto sabato mattina, presso la sede dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Salerno, un convegno di elevato spessore scientifico dedicato al tema dei trapianti e alla complessa gestione dei percorsi clinico-assistenziali legati alla donazione. L’evento, progettato e realizzato grazie alla collaborazione di un gruppo di professionisti e istituzioni sanitarie del territorio – tra cui la FIMMG Salerno – ha richiamato un pubblico numeroso e qualificato, composto da medici, operatori sanitari, ricercatori e rappresentanti di strutture ospedaliere e universitarie. Gradito ospite dell’evento il Magnifico Rettore dell’Università di Salerno dr Virgilio D’Antonio. La giornata di studio, caratterizzata da un programma ricco e multidisciplinare, ha offerto ai partecipanti un quadro aggiornato sulle innovazioni della medicina dei trapianti, sulle criticità operative della filiera donazione–trapianto e sui più recenti sviluppi organizzativi necessari per garantire ai pazienti percorsi sempre più integrati, tempestivi e sicuri. Le relazioni hanno stimolato un confronto approfondito tanto sugli aspetti tecnici quanto sugli aspetti etici, logistici e comunicativi che inevitabilmente accompagnano un settore di così elevata complessità. In qualità di uno degli organizzatori del convegno e di Segretario Provinciale Generale della FIMMG Salerno, sono stato invitato a portare i saluti istituzionali della Federazione. Nel mio intervento ho inteso sottolineare come l’ambito dei trapianti rappresenti un punto di incontro fra eccellenza clinica, organizzazione sanitaria avanzata e profonda sensibilità umana. La donazione, infatti, oltre a essere un atto di grande valore civile, implica un sistema in grado di funzionare come una rete coesa, nella quale ogni nodo – dal medico di medicina generale al centro trapianto – contribuisce a garantire un percorso di cura corretto ed efficace. Ho richiamato l’attenzione sul ruolo centrale del medico di famiglia, figura che spesso rappresenta la prima interfaccia del cittadino nel delicato processo di informazione e sensibilizzazione alla donazione. Il medico di medicina generale si trova infatti a gestire non solo la fase educativa e comunicativa, ma anche la presa in carico dei pazienti fragili e il monitoraggio dei pazienti post-trapianto, collaborando con gli specialisti e con le strutture ospedaliere per garantire continuità assistenziale e sicurezza clinica. Nel mio saluto istituzionale ho evidenziato anche la necessità di consolidare ulteriormente il dialogo tra territorio e ospedale, affinché la filiera trapiantologica possa contare su una collaborazione costante e su percorsi condivisi. La complessità dei casi, le tempistiche stringenti, l’esigenza di coordinamento e la gestione multidisciplinare impongono un modello organizzativo integrato che valorizzi le competenze di tutti i professionisti coinvolti. Questo, ho ribadito, non è solo un obiettivo sanitario, ma una vera e propria responsabilità etica nei confronti del paziente e della sua famiglia. Da organizzatore, ho espresso la mia profonda soddisfazione per la qualità del dibattito e per l’alto livello di partecipazione, elementi che testimoniano quanto il tema sia sentito e quanto sia necessario continuare a promuovere momenti di confronto scientifico e professionale. Convegni come questo rappresentano un’opportunità preziosa per fare rete, stimolare riflessioni, aggiornarsi e individuare nuove strategie operative capaci di migliorare gli esiti clinici e il benessere delle persone. L’auspicio è che questo incontro possa essere il punto di partenza per ulteriori iniziative e progetti condivisi, capaci di rafforzare non solo la cultura della donazione, ma anche la collaborazione tra tutte le componenti del sistema sanitario. Una collaborazione che, come FIMMG, intendiamo sostenere e promuovere con convinzione, nella consapevolezza che la medicina del territorio ha un ruolo determinante nella costruzione di percorsi di cura moderni, efficaci e realmente vicini ai bisogni della comunità.

*Segretario provinciale FIMMG Salerno

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