Così come preannunciato nei giorni scorsi i docenti e i genitori del Liceo Statale “Alfano I” di Salerno proclamano lo stato di agitazione. Lo annunciano attraverso una nota nella quale espongono le loro motivazioni e il loro “dissenso alle decisioni dell ’ A m m i n i s t r a z i o n e Comunale di Salerno in merito alla ricognizione degli spazi scolastici, in quanto il Liceo ospitaattualmente 1331 studenti e 58 classi, 5 delle quali allocate presso il vicino l’IIS G. Galilei di Salerno e 4 nei locali dell’I.C. Alfano Quasimodo, grazie ad una convenzione stipulata tra l’ufficio Edilizia Scolastica della Provincia di Salerno e il Comune di Salerno, potendo così accogliere anche studenti portatori di handicap gravi, in carrozzina al piano terra del Liceo. A convenzione scaduta con l’I.C. Alfano/Quasimodo, le amministrazioni locali, hanno stabilito la restituzione delle 4 aule da parte del liceo all’istituto Comprensivo di via dei Mille, nonostante i limiti causati dalla pandemia Covid 19 scoppiata a marzo 2020 nel mondo. Ad avvenuta notifica di restituzione dei locali ( in data 31 luglio 2020), in seguito ad una riunione tenuta presso il Comune di Salerno il giorno 30 luglio 2020 con il Sindaco Vincenzo Napoli e l’Assessore alla Scuola Eva Avossa, il Liceo “Alfano I” ha iniziato a sgomberare le aule da banchi e sedie comunicando la completa disponibilità dei locali entro il 31 agosto 2020, dovendo spostare oltre le suppellettili, Lim e computer, impianti elettrici e cavi della linea internet, la linea dell’impianto antifurto, in attesa di nuovi locali disponibili da parte dell’Ufficio Edilizia provinciale. Avendo iniziato le operazioni di sgombero, in data 5 agosto, a chiusura della scuola, il personale del vicino Istituto Comprensivo è entrato nell’edificio del Liceo “Alfano I”, per depositare banchi e suppellettili, facendo così scattare l’allarme antifurto con l’arrivo delle Forze dell’Ordine e del personale addetto al disinserimento dell’allarme. Fin dalla metà del mese di luglio sono in corso trattative con gli Enti locali competenti che hanno manifestato attenzione e disponibilità a ricercare una soluzione per l’individuazione di spazi adeguati al corretto avvio dell’anno scolastico, quest’anno gravato anche dallo stato d’emergenza dovuto alle misure di sicurezza legate all’epidemia Covid19, per garantire a tutti l’esercizio costituzionalmente sancito del diritto allo studio. Nonostante ciò il giorno 20 agosto il Comune di Salerno ha deciso di abbattere la parete divisoria tra i due istituti scolastici negando al Liceo “Alfano I” qualsiasi possibilità di equa e razionale divisione degli spazi tra le due scuole. – si legge ancora nella nota – Promesse di accordi saltati e una vera e propria “invasione di campo” anticipata rispetto alle date concordate. Tutto ciò nel bel mezzo di una trattativa tra istituzioni pubbliche: prima i banchi messi in un’aula senza permessi e ora anche l’abbattimento di un muro con chiusura totale di accesso dal piano terra del Liceo, dove studenti disabili carrozzati non potranno accedere né frequentare il Liceo, data la carenza di aule a piano terra. Occorreva certamente prima e non dopo “dialogare” tra Istituzioni pubbliche e questo avrebbe significato anche l’ abbattimento di muri con porte aperte, non sbarrate, ma evitando divieti di accesso che ora chiuderanno per sempre la possibilità di incontro tra due scuole del territorio che fino a ieri svolgevano attività comuni, concerti, tirocini didattici e formativi insieme, in una collaborazione reciproca e finalizzata ad un intervento comune di vera comunità educante. Una calda estate che non trova d’accordo né famiglie, né studenti e per nulla i docenti, probabilmente costretti solo a riprendere la Didattica a distanza dietro uno schermo, senza possibilità alcuna di ritornare in aule reali pur volendo dividere le classi in turni settimanali doppi o tripli. – scrivono docenti e genitori – I docenti tutti e i genitori dell’intera comunità scolastica non condividono affatto né lo stile, né le procedure adottate dall’ amministrazione comunale , che non ha ragionato su numeri di iscritti, su organici reali, su planimetrie e logistica della scuola, ma soltanto in nome di una “promessa data”, tre anni fa, che stabiliva la semplice restituzione di aule non occupate da alunni , ma solo da suppellettili e arredi inutilizzati. Se gli alunni , i bambini e i ragazzi, in età di obbligo scolastico del vicino Istituto Comprensivo, così come gli studenti liceali, hanno diritto a spazi e luoghi adeguati di studio, in tempo di pandemia e di rientro dopo mesi di stop relazionale e formativo, è giustissimo che se ne discuta ma nei modi e nei luoghi deputati, nel rispetto di tutti e non solo di alcuni o di promesse di altri tempi. Gli spazi andrebbero adeguati ai numeri non alle “promesse”. Lo stato di agitazione proclamato dai docenti e dalle famiglie del Liceo “Alfano I” di Salerno resta l’evidenza di un malessere generale che non è certamente di buon auspicio per un nuovo inizio di anno scolastico 2020/21, molto più rovente del caldo africano che ha annebbiato la vista a chi non ha lungimiranza ma solo nostalgia del passato. I docenti e i genitori degli alunni del Liceo “Alfano I” C H I E D O N O alle amministrazioni locali (Comune e Provincia di Salerno, Regione Campania) la revisione dei lavori in corso presso l’edificio scolastico di Via dei Mille 41 e la predisposizione di un tavolo di trattativa tra le parti, soprattutto tra tecnici , con dati e organici dell’ Ufficio scolastico provinciale e Regionale, per la condivisione “democratica” di un piano di distribuzione di alunni e spazi per la ripresa eventuale delle lezioni per l’anno scolastico 2020-2021. Sicuri di una proficua ed adeguata risposta delle amministrazioni locali alle nostre esigenze di cittadini, attendiamo fiduciosi interventi coerenti soprattutto con i nuovi piani sicurezza , rimettendo alla responsabilità di tutti e di ognuno decisioni in tempi e spazi precisi e concordati”.
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