«Il punto non è se mi candido io. Il punto è se vi candidate voi». Così ieri sera Antonio Ingroia, nel corso della presentazione del libro “Io so”, svoltasi nell’aula consiliare del Comune di Nocera Inferiore.
L’ex procuratore aggiunto di Palermo glissa sulla sua discesa in campo alle prossime elezioni politiche, rinviando ogni decisione alla conferenza stampa convocata per domani prima della sua partenza per il Guatemala. Il magistrato antimafia però lascia intendere di essere pronto a mettersi in gioco e ha già chiara la sua agenda politica. Ingroia, infatti, ha anche presentato alcune delle priorità del suo programma di governo. «Anzitutto -ha detto- bisogna ripristinare la legalità, in modo che la giustizia sia davvero uguale per tutti.
Bisogna poi colpire gli interessi dei più ricchi perché i ceti più bassi hanno pagato a caro prezzo questa crisi».
Secondo Ingroia la crisi economica non si risolve secondo i diktat dell’Europa e delle banche ma attraverso un’Europa della solidarietà. «Bisogna dare contenuto alla Costituzione che più volte in questi anni è stata sfregiata -ha affermato Ingroia- Due i principi fondamentali da ripristinare: il diritto all’eguaglianza e il diritto al lavoro». Ingroia non ha mancato poi di lanciare stilettate ai professionisti della politica che, ha detto, «hanno raggiunto il livello più basso in questi ultimi anni, facendo sì che la questione morale diventasse questione criminale». L‘ex procuratore aggiunto di Palermo ha rivolto un appello ai partiti che appoggiano il nuovo progetto politico fondato assieme al sindaco di Napoli Luigi De Magistris e a quello di Palermo Leoluca Orlando: «I partiti facciano un passo incontro alla società civile, e quest’ultima faccia un passo in avanti». In sintesi Ingroia ha invitato i partiti a proporre le seconde file del movimento lasciando spazio ai candidati espressione delle associazioni, dei movimenti, del sindacato, ovvero della società civile. «E’ venuto il momento delle responsabilità -ha concluso Ingroia-. Di fronte alle macerie sulle quali camminiamo c’è bisogno di ricostruire. Non è più il momento di delegare». Parole pronunciate dinanzi ad una folta platea, che in più occasioni ha sottolineato con gli applausi le sue dichiarazioni. Presenti all’incontro tra gli altri l’ex segretario provinciale della Cgil Fausto Morrone, Lino Picca dello Spi Cgil, e una schiera di altri sindacalisti, Annamaria Torre, figlia dell’indimenticato sindaco di Pagani Marcello Torre, l’ex consigliere comunale paganese Antonio Zito, l’ex sindaco di Agropoli Antonio Domini, il consigliere comunale scafatese Giuseppe Vitiello, e una folta schiera di esponenti di associazioni e movimenti. Dopo la presentazione del libro incentrato sulla trattativa Stato-mafia, in molti hanno voluto incontrare faccia a faccia, nel chiuso di una stanza, il magistrato antimafia. Ad intrattenersi più a lungo degli altri con Ingroia Giuseppe Vitiello e Annamaria Torre. Circostanza che lascia prefigurare una loro eventuale candidatura al fianco di Ingroia. A dare il benvenuto al magistrato, ieri sera, anche il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, che ha sottolineato la legittimità della decisione di Ingroia a scendere nell’agone politico.