di Andrea Pellegrino
E’ pronto un quesito all’anticorruzione per valutare l’eventuale incompatibilità ed inconferibilità degli incarichi attributi a Nello Fiore e Gerardo Calabrese. Entrambi sono finiti nell’occhio del ciclone di esclusi e di oppositori politici, pronti a chiedere chiarezza in merito alle loro nomine. Per Fiore, che è consigliere regionale, di recente si è profilato il rinnovo alla carica di presidente del Consorzio Asis e da Napoli e da Salerno non si escluda che da qui a breve parti l’esposto all’anticorruzione di Cantone. Lo stesso per Gerardo Calabrese, il cui caso potrebbe essere già contemplato nel decreto legislativo numero 39 dell’8 aprile 2013. L’ex assessore all’ambiente è stato nominato qualche mese fa – dopo la personale sconfitta elettorale – a capo del Cgs, società collegata all’Asi di Salerno. Si tratta di una società pubblica che, benché a totale capitale dell’Asi, potrebbe avere gli stessi effetti e le stesse condizioni che spettano ai nominati del consorzio di sviluppo industriale. Comprese le norme di incompatibilità ed incoercibilità che disciplinano che «coloro che nei due anni precedenti siano stati componenti della giunta o del consiglio della provincia, del comune o della forma associativa tra comuni che conferisce l’incarico, ovvero a coloro che nell’anno precedente abbiano fatto parte della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione, nella stessa regione dell’amministrazione locale che conferisce l’incarico, nonchè a coloro che siano stati presidente o amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di province, comuni e loro forme associative della stessa regione, non possono essere conferiti: gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione; gli incarichi di amministratore di ente pubblico di livello provinciale o comunale; gli incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico da parte di una provincia, di un comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione».