di Mario Marrone
Mancava ancora qualche ora al sorgere del sole, quando un terribile schianto e un lugubre rumore di lamiere che si contorcevano, ha svegliato di soprassalto i residenti di via Roma ad Albanella. Erano all’incirca le di un mattino che si preannunciava triste e drammatico. La gente è accorsa in strada ed ai primi soccorritori si è presentata una scena terribile ed angosciosa. All’interno dell’abitacolo di una Fiat Punto versava in condizioni disperate un giovane di appena 23 anni, Evis Petrillo originario di Agropoli ma residente ad Albanella. Nonostante il suo stato apparisse estremamente grave, tuttavia ancora dava segni di vita. Sono stati allertati i soccorsi sanitari e il ragazzo,con un’ambulanza inviata sul posto con la massima celerità dalla centrale operativa del 118, trasferito in codice rosso presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Una corsa disperata nella notte, a sirene spiegate e con i lampeggianti accesi, che non è servita a strappare ad un tragico destino una giovane vita. Infatti, ricoverato al suo arrivo in rianimazione, dopo poco tempo il 23enne ha cessato di vivere a causa di un profondo e irreversibile trauma alla testa e il suo giovane cuore di battere. La dinamica del grave incidente è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Agropoli e della locale Stazione, diretti e coordinati dal Capitano Francesco Manna. Elvis avrebbe perso il controllo dell’auto della quale era alla guida per schiantarsi contro il muro di un’abitazione. Una tragica fatalità che ha stroncato la ancora acerba esistenza di un ragazzo che tutti descrivono fiero della sua giovinezza e rispettoso degli altri. La Magistratura ha predisposto un primo esame esterno della salma e non si esclude che venga effettuato l’esame necroscopico. Cordoglio e dolore sono i sentimenti di quanti, appresa la notizia, si sono stretti in un comprensibile abbraccio ai familiari della vittima della strada. Quella strada che non risparmia di essere teatro di simili eventi facendo precipitare nel dolore tante famiglie che restano orfane dei loro figli. Due località immerse nel lutto, Agropoli ed Albanella, costrette a piangere la morte di un ragazzo, con la gioia di vivere ed eternamente sorridente, all’improvviso divenuto cittadino dell’eternità.