Inchiesta voto di scambio, martedì l'interrogatorio di Alfieri - Le Cronache Ultimora
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Inchiesta voto di scambio, martedì l’interrogatorio di Alfieri

Inchiesta voto di scambio, martedì l’interrogatorio di Alfieri

E’ stato fissato per martedì 1 aprile l’interrogatorio di garanzia dell’ex presidente della Provincia di SALERNO ed ex sindaco di Capaccio, Franco Alfieri, arrestato ieri con altre nove persone nell’ambito di una inchiesta su un presunto scambio elettorale politico-mafioso in occasione delle amministrative del 2019. Sempre martedì si terrà l’interrogatorio di Mariarosaria Picariello, assessore dimissionaria alle Politiche sociali del medesimo comune, coinvolta anche lei nell’inchiesta. Le indagini, durate circa due anni, hanno riguardato i rapporti tra Alfieri, e l’imprenditore Roberto Squecco, condannato in via definitiva per associazione per delinquere di tipo mafioso, ritenuto esponente del clan Marandino operante a Capaccio-Paestum: altra figura di spicco nell’inchiesta la ex moglie di Squecco, Stefania Nobili, consigliere comunale di Capaccio-Paestum all’epoca dei fatti. Le vicende riguardano la candidatura a sindaco di Capaccio Paestum di Alfieri nel giugno 2019. Secondo le accuse, con Squecco l’ex sindaco avrebbe stipulato un patto per ottenere voti. L’imprenditore, in cambio, avrebbe continuato a gestire il lido Kennedy di Capaccio-Paestum. Alfieri, esponente del Pd poi sospeso dal partito, fu già arrestato il 3 ottobre 2024 nell’ambito di un’inchiesta su appalti truccati e poi messo ai domiciliari dopo le sue dimissioni da sindaco e presidente della Provincia. In passato primo cittadino a Torchiara e Agropoli, sempre nel Salernitano, dal 2019 Alfieri guidava il Comune di Capaccio-Paestum, carica alla quale fu rieletto nel giugno 2024 con più dell’87% dei consensi. Alfieri, secondo il legale Domenicantonio D’Alessandro (che lo difende insieme all’avvocato Agostino De Caro) “è fiducioso di poter uscire da questa situazione”. L’esponente politico divenne celebre nelle cronache nazionali per una battuta del governatore Vincenzo De Luca che nel 2016, in piena campagna referendaria per la riforma costituzionale di Renzi, in un incontro pubblico gli chiese di spendersi a favore del sì: “Franco, vedi tu come devi fare, offri una frittura di pesce, fai come vuoi tu”. E da allora Alfieri è stato soprannominato dai media “l’uomo delle fritture”.

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