di Andrea Pellegrino
Vincenzo De Luca annuncia: «Il Comune ha informato la Prefettura, per iscritto, che non garantirà più l’accoglienza per la parte di migranti di cui viene caricato. Non ci sono né le risorse, né le strutture necessarie. E non è tollerabile scaricare in questo modo i problemi sugli Enti Locali». Il sindaco di Salerno, al quarto sbarco, dice stop agli immigrati, ribaltando la tesi della città dell’accoglienza che inizialmente l’aveva contraddistinto quando lui stesso al primo appuntamento approdò al molo Trapezio. Ora c’è un problema sicurezza ed anche e soprattutto economico. L’assessore alle politiche sociali Nino Savastano, infatti, parla di una assistenza che sta costando troppo ai salernitani. Infatti, il conto è facile: considerando che qui a Salerno restano solo i minori, ognuno di loro costa alle case famiglie circa 89 euro al giorno. Da qui ad ottobre – perché gli sbarchi a Salerno proseguiranno – si stimano almeno un’altra cinquantina di minori che vanno sommati all’ottantina già presente sul territorio. Tant’è che a settembre l’assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno annuncia che si dovranno recuperare almeno 350mila euro. «Abbiamo – dice Savastano – una situazione regionale dove ci annunciano un azzeramento del fondo. Abbiamo preoccupazione in questo momento, perché è a rischio, a questo punto, la tenuta delle politiche sociali nella nostra città. Queste sono spese non previste nel bilancio comunale e queste emergenze avranno una ricaduta sui cittadini salernitani». «Dobbiamo rivedere a settembre alcuni servizi – annuncia Savastano – Chiaramente vogliamo non toccare i servizi alla persone ma se questo è l’atteggiamento avremo grosse difficoltà». Sui costi: «Sull’organizzazione che facciamo e che ci viene chiesta dalla Prefettura di Salerno – prosegue l’assessore – noi rendiconteremo tutto e attendiamo il rimborso. La preoccupazione più forte, ripeto, è legata all’accoglienza dei minori nelle case famiglia. Il costo è di 89 euro al giorno a minore e questo rappresenta un problema importante per il mantenimento dei servizi».
Ma l’altro allarme riguarda la sicurezza. Ed è lo stesso Vincenzo De Luca a lanciarlo: «Dico con chiarezza che in alcune realtà la sicurezza non è più garantita. È sempre necessario distinguere anche tra diverse componenti di immigrati. A fronte di una posizione di correttezza e civiltà della comunità senegalese, noi registriamo presenze di componenti est-europee ed asiatiche estremamente aggressive, specializzate in furti di appartamenti, nella gestione della prostituzione e nello spaccio di droga. Abbiamo fenomeni di occupazione quasi militare di pezzi di città. Da noi, registriamo la presenza di centinaia – dico centinaia – di immigrati irregolari, che quotidianamente cercano di occupare le zone più frequentate della città. In alcuni casi l’attività di contrasto ha richiesto la presenza di forze in assetto anti-sommossa.
Si è deciso nelle scorse settimane l’invio di poche unità di militari, ma sono del tutto insufficienti».