di Erika Noschese
«L’onorevole Martusciello farebbe meglio ad impegnarsi di più nel fare opposizione a De Luca e magari andarsi a rivedere i dati elettorali, comune per comune, delle elezioni politiche del 2022 per verificare realmente chi nel centrodestra ha più consensi». Parla così l’onorevole Imma Vietri, Capogruppo Fratelli d’Italia Commissione Affari Sociali e Sanità alla Camera dei Deputati dopo le dichiarazioni del coordinatore regionale di Forza Italia che, ha lanciato un avviso a Fratelli d’Italia, accusandoli di pretendere i candidati pur non avendo il consenso.
Onorevole Vietri, botta e risposta tra il governo nazionale e il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Cosa ne pensa?
«Il Presidente De Luca le sta tentando tutte per restare aggrappato alla sua poltrona, ma persino il suo partito lo ha lasciato solo. È disperato. E per crearsi un alibi, rispetto alla sua inefficienza, è andato a Roma a protestare, per fare un po’ di “ammuina” in quanto incapace di utilizzare le risorse che gli vengono assegnate. Tra Pnrr e Fondi di Coesione aveva oltre tre miliardi di euro da spendere e ne ha spesi soltanto 800. Un disastro».
Il Ministro Fitto di recente ha scritto ai sindaci del Mezzogiorno d’Italia per dire la sua in merito al blocco dei Fondi di sviluppo e coesione.
«La lettera non fa altro che mettere agli atti la malafede e soprattutto la disonestà delle accuse che De Luca ha portato a Roma, blaterando frasi sconnesse contro il Governo e insultando il Presidente Meloni. Direi una mossa disperata visto che il Ministro Fitto ha messo nero su bianco l’inadempienza di chi, davanti al portone di Palazzo Chigi, che sapeva chiuso, ha chiesto lo sblocco dei fondi nazionali della politica di coesione. Questi fondi non sono stati sbloccati, perché fino a pochi giorni fa non era stata consegnata dalla Regione Campania la lista completa degli interventi richiesti. Questa è la verità. Una consapevole omissione solo per gettare fango sull’operato dell’esecutivo a scopi squisitamente elettorali. La Regione, ricordo, ha individuato 367 interventi da completare per 242 comuni. L’imputazione delle risorse per il territorio campano è pari a 5,9 miliardi di euro FSC e non è stata mai messa in discussione. Dunque, De Luca e i suoi sodali dovrebbero mettersi a lavoro invece di pensare alle “vacanze romane”».
Lei di recente si è recata presso le forze dell’ordine per esprimere solidarietà. Una risposta importante che arriva dal Governo.
«Essere solidali con le forze dell’ordine, con il difficile lavoro che ogni giorno le donne e gli uomini in divisa affrontano per difendere la sicurezza e la libertà di tutti, è un dovere per noi parlamentari e deve esserlo per tutti i cittadini italiani. Diritto degli appartenenti alle forze di polizia è nel contempo quello di non subire processi mediatici e politici sommari, cosa che potrebbe accadere se dovesse mancare loro quel sostegno di cui hanno bisogno i servitori dello Stato. Se nei fatti di Pisa e Firenze fossero riscontrate delle responsabilità o errori, saranno prese le giuste misure, diverso è generalizzare colpendo un comparto fondamentale per la Nazione. Pericoloso è il colpevole silenzio dell’opposizione che dura da troppo tempo e non fa che acuire il clima di odio verso le forze dell’ordine».
Amministrative 2024, nei grandi comuni al voto il centrodestra fatica a trovare la sintesi. Cosa risponde a Martusciello che ha dichiarato che Fratelli d’Italia pretende i candidati ma non ha consensi?
«Chi vuole davvero l’unità del centrodestra non fa polemiche sui giornali o in televisione ma lavora in silenzio per favorire l’individuazione di candidature unitarie e vincenti com’è accaduto, ad esempio, a Sarno. E, ovviamente, auspico che ciò possa avvenire anche nelle altre città chiamate al voto. L’onorevole Martusciello farebbe meglio ad impegnarsi di più nel fare opposizione a De Luca e magari andarsi a rivedere i dati elettorali, comune per comune, delle elezioni politiche del 2022 per verificare realmente chi nel centrodestra ha più consensi». Autonomia differenziata, il dibattito si accende sempre di più…
«Autonomia significa responsabilità. Siamo stati votati, anche al Sud e qui in Campania, sulla base di un programma elettorale che prevede l’Autonomia Differenziata. E, dunque, la faremo e siamo in fase già avanzata visto che si è concluso l’iter al Senato e le valutazioni sono passate alla Camera dove celermente stiamo provvedendo all’esame in Commissione prima del passaggio dell’Aula. Sono sicura che le regioni del Mezzogiorno sapranno approfittare di questa opportunità per ridurre il gap che ci divide dal nord.
E noi parlamentari meridionali di maggioranza siamo i garanti che questo avvenga. Inoltre per quanto riguarda la Sanità, al contrario di quanto dice la sinistra sui giornali per spaventare soltanto i cittadini, saranno assolutamente garantiti i livelli essenziali di assistenza in ogni regione, a seconda delle esigenze territoriali.
L’Autonomia differenziata non mette affatto in discussione l’unitarietà del diritto alla tutela della salute, ma rappresenta un potenziamento della facoltà delle Regioni di modulare la propria organizzazione dei servizi sanitari nel rispetto dei Lea».
Sanità, ancora troppe criticità. Come intervenire secondo lei?
«Qualche giorno fa il presidente del Tar della Campania Vincenzo Salomone, a margine di una cerimonia ufficiale e pubblica come l’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha definito il rapporto tra la Regione Campania e le strutture sanitarie private “parecchio conflittuale”: può immaginare con quali conseguenze. E’ evidente che chiunque arriverà dopo di lui non potrà che fare meglio.
E, vista l’azione positiva del Governo Meloni, se ci sarà un presidente del centrodestra sicuramente offrirà garanzie di miglioramento sia dei conti pubblici sia dei servizi, a cominciare proprio dalla sanità. I problemi che si sono acuiti in questi ultimi anni riguardano non solo il rapporto tra Regione e strutture private, ma anche la qualità delle cure, nonostante l’impegno quotidiano del personale medico e paramedico; l’efficienza degli ospedali messa a dura prova dalla grave carenza di personale; le liste di attesa infinite».