Il trigesimo di Ricchetti nella sua Salerno - Le Cronache Salernitana
Salernitana Salerno

Il trigesimo di Ricchetti nella sua Salerno

Il trigesimo di Ricchetti nella sua Salerno

Enzo Sica

Tante emozioni in un pomeriggio dedicato alla memoria di Carlo Ricchetti, ex calciatore della Salernitana che ci ha lasciato un mese fa nella sua Foggia. La famiglia ha accolto volentieri un invito pressante e sentito della tifoseria granata, in particolar modo dei soci del Salerno club 2010, che ci tenevano moltissimo ad onorare il trigesimo di Carlo in una città come la nostra nella quale l’eclettico calciatore ha lasciato una traccia indelebile che affondano le radici in due storiche promozioni in serie B e in serie A nell’era in cui c’era Aniello Aliberti come presidente e Delio Rossi come allenatore. E quella Salernitana entrata di diritto nel cuore dei tifosi granata dove militava Carlo era formata da uomini veri proprio come Ricchetti, calciatori attaccati alla casacca granata e alla città. Carlo era un calciatore, come ha anche sottolineato don Roberto Faccenda, che ha officiato la messa nella chiesa di San Demetrio con frate Gianfranco Pasquariello, nella sua omelia, sempre taciturno, ma con grande spirito di sacrificio soprattutto un uomo di grandissimo spessore morale. Parole belle che hanno commosso la moglie Antonella, i figli Luca, Alessandro, Silvia e Sofia che probabilmente non si aspettavano che ci fosse questo grandissimo calore umano da parte di una tifoseria che ha sempre amato Carlo nel giorno della commemorazione. La presenza dell’ex presidente Aniello Aliberti, del tecnico di quelle due splendide promozioni in B e poi in A Delio Rossi, di tanti ex calciatori che hanno vissuto quelle stagioni trionfali come Ciro Ferrara, Gigi Genovese, Ciro De Cesare, Luca Fusco, Roberto Genco e di Roberto Breda che ha avuto Carlo come suo secondo in alcune squadre che ha allenato sono stati ricordi bellissimi rivissuti nella mente dei tantissimi tifosi in una chiesa gremita che hanno voluto ricordare la memoria di Ricchetti. Cerimonia funebre che si è conclusa con i saluti di una nipote di Carlo che ha voluto ringraziare Salerno e la sua eccezionale tifoseria a nome di tutta la famiglia per quanto hanno fatto in questa giornata, dell’addetto stampa del Salerno club 2010 Andrea Criscuolo che ha ricordato Carlo sia come calciatore che come grande e bella persona, del vice presidente del Salerno club 2010 Rosario Camaggio con i ringraziamenti alla famiglia per aver scelto Salerno per il trigesimo del loro caro congiunto, del vice sindaco Paki Memoli che ha ringraziato la famiglia Ricchetti a nome dell’amministrazione comunale ricordando Carlo e di Roberto Breda che commosso, come già fece a Foggia un mese fa nel giorno della morte, ne ha voluto ricordare le doti umane e di spessore. <Una persona, un amico che non dimenticherò mai> ha detto l’ex capitano granata che con Carlo ha percorso una parte importante della sua vita calcistica. Aniello Aliberti e Delio Rossi si sono salutati con grande cordialità all’uscita della chiesa e il mister ha aggiunto concedendosi ai microfoni di tante televisioni private : ho perso un grande amico, una persona che non si potrà mai dimenticare. Carlo è stato davvero un calciatore speciale.La giornata dedicata a Carlo Ricchetti era iniziata nel primo pomeriggio allo stadio Arechi. La moglie Antonella e i quattro figli, le sorelle di Carlo e i nipoti sono entrati nello stadio e sotto la curva sud Siberiano sono stati accolti da circa 200 tifosi granata, dei gruppi ultras, dei tifosi organizzati, del centro di coordinamento, del club Mai Sola di Antonio Carmando, del club Parlamento di cui è presidente Andrea De Simone con cori, fumogeni ed applausi e hanno scandito il nome di Carlo Ricchetti indiscusso beniamino della tifoseria. Le lacrime solcavano il volto dei suoi ex compagni di squadra presenti in curva. La Salernitana è stata rappresentata dall’addetto stampa Alfonso Avagliano e da Giuseppe Matarazzo team manager. In chiesa per la funzione religiosa era anche presente il direttore sportivo Daniele Faggiano. Una giornata davvero indimenticabile quella vissuta nel ricordo di una grande persona come Ricchetti. E il presidente del Salerno club 2010 Salvatore Orilia, parte attiva nell’organizzazione del trigesimo lo ha voluto sottolineare: era doveroso preparare tutto questo per Carlo perchè era uno di noi anche se non era nato a Salerno. Come calciatore ha dato tanto alla nostra storia calcistica , come uomo meritava questo affetto perchè era una persona perbene, leale e sincera. Siamo contenti e fieri che Antonella e tutta la sua famiglia abbiano voluto celebrare il Trigesimo a Salerno e sono felice che i gruppi ultras e la tifoseria granata abbiano risposto presente in questa giornata triste ma al tempo stesso da ricordare. Così come tutti lo ricorderemo. Ciao Carlo.