di Erika Noschese
«In consiglio comunale non esiste l’opposizione, basti pensare che Forza Italia non è rappresentata, abbiamo due esponenti del Movimento 5 Stelle e poi un po’ di roba sparsa». L’affondo arriva dal sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, ospite ieri sera della rassegna “CorpoNovecento” che si è tenuta presso il Teatro Nuovo di Salerno con la direzione artistica di Pasquale De Cristofaro e la direzione scientifica di Alfonso Amendola e Andrea Manzi. Il direttore del magazine online di approfondimento culturale RQ – Resistenze Quotidiane ha intervistato il primo cittadino su diversi temi tra cui l’opposizione. « Questo da un lato ci semplifica la vita ma dall’altro ce la complica perché avere una interlocuzione seria che manifesta di esprimere valori è utile e qui non c’è. Siamo riferimento di una massa importante di democratici che guarda a quest’esperienza che vede una coalizione plurale. Sono democratici a tutto tondo», ha aggiunto il primo cittadino. Affrontato anche il tema del terzo mandato con il primo cittadino del capoluogo di provincia che si è detto favorevole, sia per i sindaci che per i presidenti di Regione, ma non interessato a scendere in campo una terza volta. «Io sono per i terzi mandati, per sindaci e governatori, perché credo faccia parte della logica della democrazia. Entrando nello specifico, io non mi candiderò, farò il pensionato e tornerò alle mie passioni», ha infatti aggiunto Napoli. E a proposito di partiti immancabile il riferimento alla leadership che per il Pd, a livello campano, vede De Luca al centro: «Credo che a Salerno il polo moderato si riconosca in questa amministrazione e nel Pd ma il problema della leadership è che esistono elementi aggregatori che si pongono come leader che riescono a raccogliere consenso e dirigere come Vincenzo De Luca, leader riconosciuto che riesce ad essere capace di esprimere valori che sono aggreganti. Io ho dato una contusione all’amministrazione di squadra, mi dispongono all’ascolto e poi assumo le decisioni». Spazio anche alla vicenda giudiziaria delle cooperative sociali: «Io sono stato indagato e prosciolto per la vicenda surreale della spazzatrice. Non c’era nulla ma è emerso questo problema delle cooperative sociali, la loro prerogativa era essere avvantaggiate per legge perché avevano tra i dipendenti degli svantaggiati. Abbiamo fatto delle gare ma andavano deserte e siamo stati costretti a procedere per proroghe; la magistratura ci ha bloccato per due anni, non è stato neanche nominato un commissario per la gestione delle cooperative e abbiamo avuto un grande problema relativo al verde pubblico. Sono certo che questo processo si concluderà con un nulla da fatto, abbiamo in giunta un magistrato e sono certo che noi abbiamo un corpo dirigente comunale capace», ha ricordato Vincenzo Napoli ricordando che è in corso la realizzazione dello stadio provvisorio al Volpe in attesa dei lavori all’Arechi che sarà poi smontato ma resterà una struttura sportiva a disposizione della città. La rassegna è organizzata in collaborazione con il Teatro Nuovo, il magazine Resistenze Quotidiane e l’Unisa, con il patrocinio del Comune di Salerno.