Agropoli, il comune premia ancora i mendaci - Le Cronache
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Agropoli, il comune premia ancora i mendaci

Agropoli, il comune premia ancora i mendaci

Il comune di Agropoli continua a premiare chi non rispetta la legge. Ancora una volta, come già anticipato su queste colonne nell’edizione di ieri, l’ente pubblico è vicino all’Associazione di Promozione Sociale Testene.

Fin qui nulla di male, ma è giusto sottolineare che la presidente Annalisa Siano, al momento della candidatura per le elezioni del 2022, in supporto al poi eletto sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, nella lista del Partito Socialista Italiano dichiarò nel curriculum di essere in possesso del tesserino da giornalista. Ciò non era vero perché l’iscrizione è avvenuta molto tempo dopo. A portare alla luce la menzogna è stata un’inchiesta di “Le Cronache” e da allora non una parola è stata proferita dai diretti interessati come, ad esempio, il presidente del consiglio Franco Di Biasi, marito della capitano della polizia locale Valentina Nastari (di cui presto si parlerà in modo approfondito, ndr), che di quella lista era il referente ed è stato unico eletto.

Al silenzio assordante, però, si aggiunge anche un continuo supporto da parte dell’ente pubblico nei confronti di colei che per candidarsi ha dichiarato il falso. La giunta comunale di Agropoli, su proposta del sindaco e dell’assessore Roberto Apicella, ha infatti deliberato la concessione del patrocinio alla nuova iniziativa dell’Aps e cioè il “Borgo d’oro degli innamorati” che si terrà l’8, il 9 e il 10 di marzo. Mutalipassi ed Apicella, dunque, hanno proposto alla giunta di concedere “il patrocinio morale del Comune di Agropoli per l’iniziativa in argomento ai sensi del regolamento per l’assegnazione di contributi economici, benefici e patrocinio della Città di Agropoli”. Ci saranno questi contributi? Molto probabile, anche perché in passato è già successo e l’Aps ha prima ottenuto dei contributi a fronte di rendicontazioni presentate dalla stessa Siano con un preciso rapporto nel quali si esponeva il tutto e con tanto di scontrini a testimoniare le spese effettuate.

Sul come e sul quando non si può ancora dire nulla ma se il modus operandi dovesse essere il medesimo delle scorse volte, nei giorni successivi alla manifestazione in questione, ci sarà la richiesta da parte dell’associazione e conseguente liquidazione dell’ente comunale sulla quale, ovviamente, si vigilerà.