Il ritorno in campo di Francesco Montervino, dopo circa un mese di assenza, è la nota lieta della Salernitana che nella trasferta di Lucca, contro il Borgo a Buggiano, riavrà sulla fascia destra il suo capitano. Sembra davvero tanto lontano il clamoroso episodio verificatosi ad Aversa, quando dopo il suo gol-vittoria, Montervino fece una lunga corsa sotto la tribuna dove c’erano pochi tifosi aversani che lo avevano a lungo contestato e li sfidò solo con lo sguardo. Ovviamente un gesto da condannare (anche se scaturito dagli sfottò continui degli aversani) che fecero finire Montervino sul banco degli imputati ed anche alla gogna mediatica. Sia il tecnico Perrone che la società e i compagni di squadra difesero, come era giusto, il capitano che per questo gesto si vide comminare sei giornate di squalifica (poi ridotte a tre) ma anche due anni di Daspo da parte del prefetto di Caserta. Una pena certamente <forte> perchè Montervino, come anche le immagini televisive mostrarono, non si lasciò andare a gesti inconsulti e non sputò, come fu detto e scritto, contro i tifosi aversani. Sfidò è vero i tifosi di casa presenti in tribuna dopo il gol ma lo fece perchè fu continuamente vessato nel corso dell’incontro. Quindi aveva una attenuante anche se, bisogna sottolineare come nell’intervallo tra il primo ed il secondo tempo, ci furono scontri tra le due tifoserie che scaturirono, probabilmente,anche dal gesto del capitano, Montervino in questo lungo mese di assenza si è sempre allenato con grande dedizione. Ha messo da parte ogni polemica, ha cercato anche (lo aveva già fatto subito dopo la gara) di chiedere scusa per quel suo gesto ai tifosi aversani. Il presidente dell’Aversa, però, è stato molto duro nei confronti del capitano granata.<Un calciatore con la sua esperienza e soprattutto con tanti campionati importanti alle spalle doveva cercare di contenersi e non sfidare i tifosi di casa>. Questo il succo delle sue dichiarazioni che, va detto, non tengono conto di quello che dovette subire Montervino addirittura all’arrivo sul campo di Aversa e nel corso di tutto il riscaldamento pre gara. Ora è acqua passata anche se resta, però, il Daspo, la pena che gli è stata data dal prefetto di Caserta e che per due anni terrà lontano Montervino dall’assistere a manifestazioni sportive. In effetti se con la squadra granata non gioca per qualche motivo dovrà restare a casa e non potrà recarsi allo stadio. C’è al momento, la soddisfazione di rivederlo in campo a Lucca. Perrone sa di poter contare su di lui che ha sempre lottato in campo con grande caparbietà ed è stato anche un trascinatore nei momenti topici di inizio stagione, quando la squadra non era ancora al top della condizione. Ora che i granata sono ad un passo dalla promozione in prima divisione, questo ritorno rappresenta un altro punto di forza per la squadra di Perrone. Ed allora noi possiamo certamente dire: bentornato, Montervino.
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