di Andrea Pellegrino
Una Speranza per Leu, la soddisfazione dei grillini campani di Di Maio, Costa e Spadafora, il ritorno in prima linea per il Partito democratico di Enzo Amendola. Nei 21 ministri del governo giallorosso, presentato ieri dal premier Conte, c’è un pezzo importante della Campania: in prima linea con l’ingresso nell’esecutivo nazionale ma anche nelle retroguardie con il lavoro del salernitano Federico Conte nell’accordo tra Leu e MaZinga. Roberto Speranza ministro della Salute grazie anche al lavoro profuso dal deputato salernitano Federico Conte. Grande è la soddisfazione espressa dal segretario provinciale di Mdp Articolo 1, Carmine Ansalone. «Siamo soddisfatti – spiega Ansalone – la nomina di Roberto Speranza a capo di un ministero così delicato e fondamentale come quello alla Salute», un ministero di peso quindi affidato a LeU, ma la fierezza di Ansalone non si ferma a Speranza: «Un ruolo di medizione – prosegue Ansalone – lo ha avuto Federico Conte, tra l’altro vicino di banco ed amico di Speranza. Conte ha individuato il metodo che portasse Leu a indicare il proprio rappresentante nel Governo del Paese». «Questa nuova squadra di ministri – conclude Ansalone – ha una rappresentanza forte per il Sud Italia che fa ben sperare per questo tanto atteso rilancio dei nostri territori». Ed è proprio Federico Conte che ora indica anche una nuova traccia al governo giallorosso: «Nasce un governo che può garantire al Paese una svolta, con un’agenda innovativa nel segno della crescita e del lavoro, della giustizia e dell’equità sociale, della lotta alle diseguaglianze e del rilancio del Mezzogiorno. Un governo composto da ministri di qualità, che esprimono e coniugano vocazione politica e competenze. È per me motivo di grande soddisfazione personale l’incarico affidato a Roberto Speranza, un amico e un compagno. Sono sicuro che saprà guidare il dicastero della Salute con equilibrio e sensibilità. Con due obiettivi principali: garantire le cure ai cittadini più deboli e bisognosi e ridurre l’insopportabile divario tra la sanità del nord e quella del sud». Un in bocca al lupo a Speranza, anche da Andrea De Simone, già senatore della Repubblica: «In un momento difficile e delicato la formazione del nuovo governo è una scelta necessaria per il bene dell’Italia. C’è bisogno di risposte non di propaganda, di soluzioni non di proclami. I punti programmatici della nuova coalizione se realizzati possono far ripartire il paese e restituire speranza. Buon lavoro a tutte ed a tutti ed in particolare al mio amico Roberto Speranza».
Il Pd salernitano plaude all’accordo ed attende. «Si tratta di un passaggio obbligato per il Pd, dopo l’improvvisa e scellerata decisione di Salvini di chiamarsi fuori – spiega Enzo Luciano, segretario provinciale del Partito democratico di Salerno – Con lo stesso senso di responsabilità dimostrato in altre circostanze abbiamo offerto la nostra disponibilità alla formazione di una maggioranza parlamentare con il M5s e con Leu. Lo abbiamo fatto perché non si può votare ogni anno e perché, per noi, vengono prima gli interessi più generali dell’Italia, che non quelli della nostra ‘parte’. Ci auguriamo che siano profetiche le parole del nostro Segretario nazionale -“andiamo a cambiare l’Italia”, ma anche che con il M5s si possa finalmente avviare un confronto serio e civile in relazione ai problemi dei nostri territori. Sarebbe, forse, questo il risultato strategicamente più rilevante di un governo nato sotto il segno dell’ “emergenza”». Infine, Tino Iannuzzi, già deputato dem e zingarettiano: «Il nuovo Governo parte con il piede giusto, con una compagine autorevole e fortemente rinnovata ed un programma che segna una netta discontinuità per voltare finalmente pagina. Il Pd ha una funzione assolutamente determinante. Fondamentale, in particolare, la nomina autorevole di Roberto Gualtieri nel Ministero cardine dell’Economia, al quale compete la regia sulle scelte e le decisioni più importanti dell’intero esecutivo. Al Pd spetta la guida di dicasteri essenziali per una forte e qualificata innovazione , come quello delle Infrastrutture e dei Trasporti; nonché, per poter realizzare una seria politica meridionalistica, i Ministeri agli Affari Regionali e per il Sud, per porre così la parola fine ad ogni sciagurato disegno di regionalismo c.d differenziato, che,nella volontà di Salvini e Zaia, distruggerebbe l’unita’ profonda e vera del Paese. Ci sono tutte le condizioni per una politica che effettivamente valorizzi e tuteli le legittime istanze del Mezzogiorno, mortificate totalmente dalla precedente egemonia della Lega. Significativo, inoltre, è il ruolo di regia affidato a Dario Franceschini, che, oltre a ritornare allo strategico Ministero della Cultura unificato giustamente con il Turismo dove ha già operato benissimo, sarà il capodelegazione del Pd in Consiglio dei Ministri ed in tutto il percorso del Governo Conte. È questo il riconoscimento della capacità politica e della visione lungimirante di Dario, che è stato preziosissimo in tutta questa fase così complicata e delicata, che per primo e da più di un anno aveva preannunciato e sollecitato. Il Pd Campano esprime tutta la sua soddisfazione per la prestigiosa nomina agli Affari Europei di Enzo Amendola, che ha dimostrato una rilevante e qualificata competenza in questo campo. Ora tutto il Pd, con la guida dimostratasi così efficace, equilibrata e seria di Nicola Zingaretti, dovrà lavorare con umiltà e passione a contatto continuo con le comunità ed i territori per far vincere la speranza di una nuova, bella e moderna Italia, nel segno dello sviluppo sostenibile ed ecocompatibile, della green economy e dell’agricoltura di eccellenza per creare occupazione e nuove solide attività economiche, della Giustizia sociale, del riequilibrio territoriale, della legalità e della solidarietà, riconquistando un ruolo di primo piano in Europa».