Il professor Ciro Coluccino: “Febbre alta e tremori dopo la prima dose dell’Astrazeneca” - Le Cronache
Salerno

Il professor Ciro Coluccino: “Febbre alta e tremori dopo la prima dose dell’Astrazeneca”

Il professor Ciro Coluccino: “Febbre alta e tremori dopo la prima dose dell’Astrazeneca”

di Monica De Santis

Ciro Coluccino è un 31enne di Salerno, residente a Battipaglia. Docente di percussioni presso la scuola media Galli di Potenza, come tanti suoi colleghi è stato chiamato dall’Asl di Potenza per essere vaccinato contro il Covid 19. Già il covid, questo virus spaventoso che Ciro conosce molto bene visto che l’ha contratto in forma sintomatica, lo scorso 16 ottobre. Ma nonostante Ciro avesse avuto il covid i medici hanno ritenuto opportuno farlo vaccinare. Lui per senso civico ha detto di si e così venerdì ha ricevuto la dose di vaccino Astrazeneca e da quel momento sta a casa con febbre alta e dolori vari. A raccontare la storia è lo stesso Ciro, dopo che aver postato sui social un video in cui mostrava gli effetti collaterali che il vaccino gli ha provocato.

“Se vogliamo partite dall’inizio dobbiamo dire che io sono risultato positivo al covid il 16 ottobre, dopo essere stato a casa 5 giorni con la febbre. Venivamo dall’estate e da un numero di contagi così bassi che il mio medico di base pensò che era una forma influenzale. Dopo cinque giorni di febbre stavo bene e decisi di uscire, quindi andai a farmi una doccia e notai che non sentivo il profumo del bagnoschiuma e neanche del deodorante. Iniziai a preoccuparmi, così il giorno dopo, era sabato, andai a farmi il tampone. L’esito arrivò lunedì: positivo. Mi salì nuovamente la febbre e iniziai ad avere mal di gola, stanchezza cronica, la notte mi svegliavo perchè non riuscivo a respirare, e anche scendere le scale di casa mi procurava l’affanno”.

Viene ricoverato?

“No, resto a casa e con me anche tutta la mia famiglia, che pochi giorni dopo sono risultati anche loro positivi ed anche la mia ragazza e tutta la sua famiglia”.

Per quanto tempo ha avuto il covid?

“Per 42 giorni, la mia ragazza più o meno come me, mio padre, 63enne con qualche acciacco, fortunatamente, dopo 8 giorni è risultato negativo e più o meno anche gli altri contagiati nel giro di 8/10 giorni sono tornati positivi”.

Visto che tutta la famiglia era positiva siete stati aiutati da qualcuno?

“Purtroppo no. Per tutto il periodo in cui siamo stati in quarantena ad esempio, non abbiamo mai ricevuto una telefonata dall’Asl. In tanti non ci hanno aiutato per paura di essere contagiati. Abbiamo avuto difficoltà anche per fare la spesa”.

Ha contagiato anche qualche collega o alunno?

“No, fortunatamente no. Ho avvisato subito la preside, che ha fatto fare i tamponi a tutti coloro che hanno avuto contatti con me e nessuno è risultato positivo”.

Dove ha contratto il covid?

“In palestra. La certezza non c’è. Però in quel periodo la mia vita era solo scuola e palestra. E visto che a scuola nessuno era positivo, mentre da mie indagini ho scoperto che in palestra c’era un positivo asintomatico, devo per forza averlo contratto li”.

Andiamo avanti. Guarisce dal covid, riprende la sua vita regolarmente. Fino ad una settimana fa…

“Quando mi comunicano che sta iniziando la campagna vaccinazione per i docenti. Parlo con la preside, consulto il mio medico di base ed anche i medici dell’Asl di Potenza, vengo sottoposto ad analisi del sangue per gli anticorpi. E alla fine i medici decidono che posso essere anche io vaccinato solo che avendo avuto il covid dovrò ricevere una dose sola”.

Quindi venerdì 5 marzo va a vaccinarsi?

“Parto da Battipaglia, arrivo intorno alle 17 al centro ospedaliero di Potenza e presento il modulo compilato e firmato. Mi viene dato un numero, il 161, e mi metto in fila”.

Quanti docenti eravate?

“Venerdì eravamo in tutto 170 docenti”.

Arriva il suo turno e cosa succede?

“Mi fanno accomodare su di una poltroncina, rispiego al medico che ho avuto il covid, lui mi dice che non ci sono problemi, mi dice degli effetti collaterali e francamente sento la lista di questi ho avuto la tentazione di alzarmi e andare via”.

Però le dicono anche una cosa che la fa preoccupare di più?

“Sì, era una cosa che mi aveva anticipato la preside, ma non era sicura, mentre li i medici mi hanno confermato che questo vaccino ha una copertura del 50% e che dura solo 6 mesi. Ma non solo i miei colleghi riceveranno la seconda dose tra 12 settimane e fino ad allora non hanno nessuna copertura”.

Nonostante il vaccino duri solo 6 mesi lei ha deciso comunque di farlo?

“Sì, per senso civico, insomma avevo questa opportunità, c’è un vaccino che può proteggermi e proteggere i miei cari, perchè non farlo”.

A che ora le iniettano il siero?

“Alle 17,30. Poi mi fanno accomodare in un’altra stanzetta dove devo attendere 15 minuti per vedere gli eventuali effetti”. E lei come si sentiva subito dopo aver fatto il vaccino? “Mi sentivo stanco, avevo gli occhi pesanti e tutto andava lentamente. Alcuni colleghi che erano nella stanza con me invece accusavano tachiccardia, altri dolori fortissimi al braccio dove era stata fatta l’iniezione”.

Ma nessuno di voi ha necessitato di un ricovero?

“No, questo no, siamo alla fine tornati tutti a casa”. Ma lei ha chiesto se i sintomi che accusava erano normali?

“Certo, ho chiesto ai medici e mi hanno detto che dovevo stare tranquillo, che erano gli effetti collaterali”. A questo punto prende la macchina e da solo guida fino a Salerno? “Si, avevo appuntamento a casa della mia ragazza. Durante il viaggio ho iniziato ad accusare anche dei forti dolori intestinali. E un po’ inizio a preoccuparmi. Arrivato a casa mangio qualcosina non tantissimo perchè era disgustato, poi verso le 22 riprendo la macchina per tornare a Battipaglia”.

Arriva a casa sua e cosa fa?

“Inizio a non sentirmi tanto bene e decido di misurarmi la febbre. 36,1. Mi sembrava molto bassa, comunque decido di andare a letto. Dopo un’ora inizio ad avere dei brividi, rimisuro la febbre ed era salita a 37,5. Verso le 4 di notte, inizio a tremare, ho freddo. Misuro nuovamente la febbre ed è 38,5. Prendo una tachipirina. Metto un secondo pigiama ed accendo anche la stufa. Ma niente tremavo come un malato di parkinson. Non c’era un arto del mio corpo che riuscivo a tenere fermo. Ero molto spaventato. Al mattino rimisuro la febbre ed è 39, prendo un’altra tachipirina, la febbre scende per un paio d’ore ma poi risale. Non riesco a mangiare perchè mi sento privo di forze”.

Chiama il medico?

“No, perchè essendo il fine settimana non è in servizio. Chiamo la preside della scuola, la quale mi conferma che anche altri colleghi sono a casa, con sintomi simili o quasi ai miei. Insomma cerca di tranquillizzarmi”.

Adesso come sta?

“Ho ancora la febbre alta. Secondo alcuni colleghi che hanno fatto il vaccino prima di me durerà ancora per alcuni giorni. Sembra che l’Astrazeneca non solo sia un vaccino molto forte ma che porti i maggiori effetti collaterali ai più giovani”.

Sono gli stessi sintomi che ha avuto quando ha preso il covid?

“Solo la febbre, per il resto no”. Perchè ha deciso di raccontare questa storia? “Perchè credo che sia giusto sapere a cosa si va incontro, non per spaventare le persone, ma è importante dire la verità anche sugli effetti collaterali che questo vaccino porta”.

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