Per l’edizione 2024 del Premio Leonardo di Giffoni Valle Piana, organizzato dall’Associazione Croce del Sud presieduta da Antonio Vincensi, tra le varie categorie spicca il Premio Leonardo Papà Coraggio che quest’anno è stato assegnato al salernitano Lucio Cammarota che ha compiuto un viaggio a piedi dal capoluogo fino in Vaticano, spinto dall’amore e dalla speranza verso il figlio affetto da una lieve sindrome di autismo. «Sono onorato di aver ricevuto questo riconoscimento. Sono la conferma vivente che l’amore è capace davvero di smuovere le montagne – afferma l’imprenditore salernitano – se si pensa che da giovane non mi spostavo a piedi neanche se mi pagavano, che per poche centinaia di metri usavo lo scooter, oggi invece faccio camminate da centinaia di chilometri solo per mio figlio. Impensabile!». L’autismo che colpito Rosario, oggi 15enne, ha letteralmente spinto con forza Lucio Cammarota ad interessarsi della sindrome sulla cui consapevolezza resta ancora molto da fare. «L’autismo è diffuso nella nostra società come fosse un cellulare – sostiene Lucio Cammarota – eppure ancora oggi assistiamo ad episodi che ci dicono che ancora poco si conosce del fenomeno, a parroci che in chiesa allontanano ragazzi perché definiti ‘troppo rumorosi’ o abbiamo notizie di giovani esclusi da gite d’istruzione perché le loro scuole non hanno docenti specializzati per assisterli. Per non parlare delle istituzioni che sono ancora impreparate ad affrontare il problema e del personale sanitario che non sa come affrontare coloro che soffrono di questa sindrome». Con le camminate da centinaia di chilometri Lucio Cammarota cerca di attirare l’attenzione sull’autismo e di sensibilizzare le persone ad essere più consapevoli. «Faccio chilometri per attirare l’attenzione ed intanto macino tanta strada – sorride Lucio – mentre vai a Pompei poi te ne vai a Montevergine, oppure ti fai quasi mille chilometri per andare a Finisterre, oltre Santiago di Compostela». Il 10 giugno, però, ci sarà una nuova camminata verso Santiago, stavolta speciale. «Non sarò solo ad affrontare i 120 chilometri che portano sul cammino inglese dalla città galiziana di Ferroll, con me ci sarà anche Rosario con cui condividerò i 15 chilometri giornalieri di cammino che ci attendono. Sarà un’esperienza unica». Lucio Cammarota sul suo cammino ha trovato tanti amici che lo sostengono, anche concretamente ad affrontare questa che è diventata una vera e propria missione: «Voglio ringraziare con il cuore per il prezioso supporto tecnico Joma, Noi Sport, Working626, Picasso Defi, Pennasilico Car Service, Salerno Trasporti e la Cooperativa Giovamente».
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