Il Palazzo di Città apre le porte: accoglie Vincenzo Napoli - Le Cronache
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Il Palazzo di Città apre le porte: accoglie Vincenzo Napoli

Il Palazzo di Città apre le porte: accoglie Vincenzo Napoli

di Stefano Russo e Giovanni Paolo Capobianco

Importante incontro a Palazzo di Città di Salerno, per gli studenti del Liceo Classico T. Tasso delle classi IIIE e IVC, accompagnati dal docente Marco Falivena, e del Liceo Scientifico Severi, classe IIIA, accompagnati dalla docente Cinzia Gaudiano, i quali hanno incontrato il Sindaco Vincenzo Napoli. I ragazzi, accolti con la consueta affabilità e disponibilità dal primo cittadino, lo hanno intervistato a lungo nell’ambito delle attività di un progetto PCTO, organizzato dal quotidiano Le Cronache e dal Teatro delle Arti di Salerno, con lo scopo di avvicinare gli alunni al mondo del giornalismo e del teatro. Numerose ed interessanti sono state le domande che hanno riguardato i temi più caldi e maggiormente sentiti dalla popolazione studentesca sulla vita cittadina, sui progetti in essere, sulle iniziative culturali e sportive, sull’attualità. Quali sono le priorità sulle quali attualmente sta concentrando il suo operato? E quali, invece, i progetti, le opere e le iniziative che questa amministrazione pensa di portare a termine nei prossimi cinque anni? Al momento siamo impegnati su più fronti: relativamente al Palazzetto dello sport, credo che siamo agli sgoccioli per quanto riguarda gli aspetti progettuali, stiamo lavorando alla realizzazione di un nuovo ospedale, stiamo proseguendo con una certa sollecitudine anche sul fronte Aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi, che sarà gestito da GESAC, la stessa azienda che gestisce l’Aeroporto di Napoli Capodichino. Questa è una garanzia, visti gli enormi progressi e gli ottimi risultati raggiunti negli ultimi anni dall’Aeroporto di Napoli. Tra l’altro è da evidenziare che l’Aeroporto di Napoli – Capodichino allo stato sta implodendo, avendo livelli di traffico insopportabili e, quindi, quello di Salerno non solo rappresenterebbe una svolta strategica per la nostra città di Salerno, ma sarebbe anche importantissimo per il sistema dei trasporti dell’intera Regione Campania. Il governatore Vincenzo De Luca, infatti, si sta impegnando in tal senso: l’altro giorno abbiamo verificato lo stato dei lavori sulla pista di atterraggio, necessari per far sì che possano atterrare anche voli intercontinentali. Nell’ambito di tale progetto vorremmo anche ampliare la rete della Metropolitana cittadina, realizzandone il prolungamento fino all’Aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi, e costruire un’uscita autostradale in corrispondenza dell’Aeroporto stesso: così da un lato ci sarebbero delle arterie interne, aventi la funzione di alleggerimento, dall’altro la metropolitana e l’autostrada rappresenterebbero la soluzione ideale per gli spostamenti di massa. Sono stimati da GESAC circa sei milioni di viaggiatori l’anno appena l’Aeroporto andrà a regime, quindi è necessario adeguare i trasporti. La GESAC ha vissuto momenti difficili per la criticità di bilancio durante il periodo della pandemia, in quanto sono stati sostanzialmente azzerati i voli, ma tali problemi si stanno piano piano risolvendo e l’azienda è intenzionata ad investire sul nostro scalo. Le luci d’artista, che negli anni scorsi hanno attirato molti turisti a Salerno, ormai sono prive di originalità e vengono imitate in molti comuni italiani. Non pensa che bisogna cercare nuove attrazioni che possano rendere agli occhi dei turisti la nostra città interessante da visitare anche durante la stagione invernale? L’iniziativa delle Luci d’artista di quest’anno è stata più simbolica che concreta, era nostra intenzione riprendere un cammino interrotto dal Covid-19 e le luci sono state comunque gradevoli. Salerno nel corso degli anni ha acquistato in tal senso un suo patrimonio reputazionale alto; infatti, viaggiando in Italia, ho constatato che le persone, quando sentono parlare di Salerno, pensano alle Luci d’artista: è un meccanismo associativo che scatta quasi automaticamente. Naturalmente, non c’è solamente questo nella nostra città, c’è anche tanto teatro: sono in programmazione una splendida stagione lirico-sinfonica e un’interessante stagione di prosa. Salerno è una città teatrale diffusa: c’è tutta una serie di teatri che svolgono una funzione sia pedagogica sia di diffusione del linguaggio teatrale. Possiamo citare diversi teatri importanti: il Teatro Nuovo, la Sala Pasolini, che svolge una stagione teatrale di nicchia, il Ghirelli, dove la Casa del contemporaneo organizza una stagione teatrale per palati più raffinati. Tutte queste iniziative si svolgono anche nel corso della manifestazione di Luci d’artista, quindi Salerno riesce ad essere interessante anche per quanto riguarda questi momenti culturali. Inoltre, mi preme sottolineare una serie di iniziative che si sono tenute: la mostra della Video-arte, un’azione a livello internazionale che si è tenuta a Salerno, la mostra Polyphonia realizzata nel Tempio di Pomona in cui ha potuto testimoniare la sua capacità espressiva un nostro conterraneo, Pino Musi, che è tra i fotografi ufficiali di Mario Botta e che ha alla Biennale di Venezia un paio di saloni dedicati a lui, la manifestazione “La Bellezza nei secoli a Salerno”, un ciclo di conversazioni che hanno ripercorso la storia e l’arte della città, dall’età antica all’età contemporanea, che si è tenuta presso il Palazzo Ruggi D’Aragona: una sequenza di aspetti e di azioni che internazionalizzano la nostra presenza sul territorio. La vivacità culturale di Salerno, quindi, delle sue tante associazioni, teatri, cori, gruppi musicali, si esprime in una continua serie di eventi grandi e piccoli che rendono la città una delle più vive del Mezzogiorno. È necessario ricordare anche la grande stagione operistica del Teatro Verdi, gli eventi sul cinema e sulla letteratura che segnano con grandi personaggi e manifestazioni la vita culturale della città. E a Natale, poi, la città si illumina con le Luci d’artista! Cercheremo di continuare su questa strada, con l’obiettivo di perfezionarci sempre: veniamo da due anni d’inferno, oggi, peraltro è l’anniversario dell’inizio della pandemia, in cui abbiamo assistito ad un blocco oltre che di funzioni e di capacità amministrative anche mentale delle persone. Io ricordo che anche durante la pandemia ero costretto a presidiare una serie di azioni che si svolgevano in città, con tutte le cautele; oggi mi sento di dover ringraziare i collaboratori sanitari e tutti coloro che hanno dato una mano importantissima per far sì che si arrivasse a questi risultati, che non sono ancora definitivi, ma molto incoraggianti. Pensa che si possano costruire spazi accoglienti dove “respirare cultura”, in cui i giovani possano sentirsi liberi di esprimersi? Sarebbe possibile mettere a disposizione, nella fascia serale, gli spazi dell’ex Tribunale e di Villa Carrara, che è l’unica Biblioteca comunale della città, in modo da creare occasioni d’incontro tra i giovani? Il tribunale è di proprietà del Ministero di Grazia e Giustizia, quindi non siamo noi a decidere, ma abbiamo intrapreso un’azione di persuasione per fare in modo che questo possa diventare un luogo in cui si possano svolgere attività culturali e di rappresentanza. Per fare questo, stiamo portando avanti un’opera complessa di compensazione con il Demanio dello Stato, che ha problemi di allocazione di uffici: stiamo offrendo degli spazi alternativi affinché essi possano allocare altrove i loro uffici e possano lasciare a noi la gestione dell’ex Tribunale. Per il momento abbiamo fatto un’offerta di una sede di proprietà dell’ASL che possa in qualche modo ristorare il Demanio dello Stato di una certa aliquota di metri quadrati per fare in modo che la stessa aliquota venga rilasciata nell’ex Tribunale. Io mi batterò affinché l’ex Tribunale di Salerno non diventi un luogo in cui ci siano solo uffici, ma assuma una nuova destinazione d’uso. Grazie ai fondi del PNRR sono previsti interventi di ristrutturazione degli impianti sportivi della città e delle palestre dello Stadio comunale Vestuti, al fine di renderli fruibili ai giovani? Sullo Stadio comunale Donato Vestuti grava un progetto di finanza, quindi stiamo verificando come gestire la situazione, mentre lo Stadio Arechi, grazie alle buone intenzioni del Presidente della Salernitana Iervolino, si può trasformare in qualcosa di estremamente interessante. Il Palazzetto dello sport si trova sulla litoranea, nelle vicinanze del Porto Marina D’Arechi, quindi in una posizione particolarmente favorevole e strategica per poter essere visitato dai turisti che giungono con le loro imbarcazioni. Com’è accaduto la scorsa estate, quando una famiglia di sceicchi ha attraccato lì il proprio panfilo. Si continuano a costruire soltanto palazzi nelle zone periferiche, ma è in programma anche la realizzazione di aree verdi, centri ricreativi, impianti sportivi, musei, biblioteche e mediateche per valorizzare la città? Nelle opere di realizzazione urbanistica ci sono anche le cosiddette urbanizzazioni secondarie: quelle primarie consistono in fogne, acquedotti ed altre infrastrutture, quelle secondarie sono parcheggi, scuole, impianti sportivi ed in questo ambito sarà possibile immaginare alcune di queste localizzazioni. Sappiamo che lei ha intrecciato rapporti cordiali con il neo Presidente della Salernitana, dott. Iervolino, che è sembrato ben intenzionato a collaborare con il Comune di Salerno per la realizzazione di opere. Sono in programma lavori per rendere lo stadio Arechi un impianto sportivo adeguato ad un campionato di serie A, con il ripristino della capienza originaria, l’installazione di tabelloni luminosi, la ristrutturazione e il potenziamento dei servizi igienici? Ritiene che possa essere realizzato anche un Museo della Salernitana? “Il presidente della Salernitana Iervolino ha una visione imprenditoriale, ma anche il cuore, il che non guasta. Ho avuto un colloquio piacevole con lui, e posso dire che si è dimostrato molto collaborativo: penso che Iervolino ci possa regalare delle belle sorprese. In tutta sincerità, io confesso sempre candidamente che le mie competenze calcistiche sono prossime allo zero, sono lieto quando vince la Salernitana, ma non m’intendo di questo gioco. Quindi, ho dato uno sguardo a questa iniziativa di Iervolino dal punto di vista del Sindaco, non del tifoso. Sono tifoso in senso lato e mi pare che le cose che lui abbia messo in campo abbiano delle buone prospettive di successo. Spero e credo che la Salernitana si salvi e, comunque, nell’ultimo periodo ha un passo diverso. Con la Salernitana si possono realizzare anche operazioni imprenditoriali, pertanto sono certo che il Dottor Iervolino sarà al nostro fianco. Gli ho detto che il Comune di Salerno è a sua disposizione per quanto riguarda le convenzioni e altri tipi di collaborazione. In occasione dell’ultima partita che ha giocato in casa la Salernitana, sono stato in Prefettura per dire che il Comune aveva effettuato quanto era stato richiesto dai Vigili del fuoco e dalla Commissione di vigilanza, nella speranza che potesse essere messo in vendita un numero maggiore di biglietti, ma non è stato possibile per problemi della Questura. Spero fortemente che si possa ampliare la capacità dello stadio”. È evidente dalle dichiarazioni del primo cittadino che i prossimi anni della sua amministrazione saranno particolarmente intensi, con un’agenda ricca di progetti ed iniziative che renderanno la città ancora più interessante ed affascinante, e speriamo con tante attrattive culturali, artistiche e sportive per i giovani a cui non basta soltanto la Movida. Buon lavoro Signor Sindaco!