di Andrea Pellegrino
La polemica sui fondi regionali destinati ad eventi non si ferma. E dopo il caso Teggiano, scoppia quello del Meeting del Mare di don Gianni Citro, escluso dalla graduatoria dei beneficiari. A sposare la causa di Citro scende in capo direttamente Stefano Caldoro, ex governatore e capo dell’opposizione in consiglio regionale. «Denuncia coraggiosa don Gianni, poca trasparenza, amici, clientele e bande», dice Caldoro che rilascia l’intervista a rete Sette Tv. «Matera (assessore regionale al turismo) è un fiume in piena di balle – dice don Gianni Citro – Parla di lavoro oggettivo della commissione di valutazione, che invece ha subito violente imposizioni. Già prima dei bandi regionali, lui in persona mi aveva detto che il meeting del mare era fuori perché io avevo litigato col sindaco di Camerota che è del suo partito e lui doveva dare un segnale chiaro. Prova ne è che due settimane prima della graduatoria degli eventi finanziati, noi abbiamo già annunciato il programma del meeting e i comuni, con nota scritta, si sono impegnati ad attuarli con risorse proprie. Perché? – prosegue don Gianni – Perché indiscrezioni di palazzo davano già il meeting fuori, per imposizione dell’assessore, insieme ad altri eventi targati Pd». «Certo abbiamo sperato fino all’ultimo in un ravvedimento – prosegue – Ma allo schifo spesso non c’è rimedio. Oggi il meeting del mare è vittima di una lurida congiura e l’assessore Matera le congiure le tiene scritte nella storia della sua città e per commemorarle ci sarà una valanga di gnocchi, pagati dal pubblico e 100.000 euro regalati dalla Regione. Tutto alla tavola della principessa Costanza e dei fratelli Matera». L’accusa arriva anche dal consigliere comunale di Forza Italia, Roberto Celano: «Si ritorna al passato. Finanziamenti regionali a pioggia per milioni di euro per 41 eventi cosiddetti “turistici culturali”. Perfino 100 mila euro alla Pro Loco di Teggiano presieduta dal fratello dell’assessore regionale al turismo (di Teggiano) che organizza l’evento “alla tavola della Principessa Costanza”, con logiche che conosciamo bene a “tavola” si siedono ancora amici ed amici degli amici e mentre trasporti, sanità e viabilità sono sul baratro, la giunta De Luca – conclude Roberto Celano – ritorna a pratiche che speravamo archiviate».