di Gianluca Cammarano
Il nostro viaggio alle ricerche delle realtà brassicole campane continua! Questa volta ci soffermiamo a pochi chilometri da Salerno, precisamente a Campagna. Un paese diventato conosciuto soprattutto grazie agli eventi della “Chiena”, evento estivo che consiste nel deviare le acque del fiume Tenza per le vie del centro storico, in particolare di Corso Umberto I. Campagna è luogo ricco di storia e cultura che racchiude un altro piccolo gioiello, il birrificio Maltopiù! Accompagnati da una piovosa ed uggiosa giornata, conosciamo Alberto Trotta, mastro birraio e fondatore, che ci accoglie a braccia aperte nel suo microbirrificio. Dopo averci mostrato il suo impianto di 250 litri e la sua cantina, ci racconta che la sua passione per il mondo per la birra lo accompagna da sempre. Diventa prima homebrewer, poi passa alla creazione di una beerfirm e arriva in fine all’apertura del suo birrificio nel 2019, in un territorio che confina tra il Parco Nazionale del Cilento e quello dei Monti Picentini! Alberto ci racconta la sua storia, fatta di passione e rispetto della tradizione e del territorio e ci parla anche di agricoltura, perchè Alberto è attento alla natura e produce lui stesso alcuni ingredienti che vengono poi utilizzati per le sue birre, come ad esempio in primis il miele e poi alcune tipologie di piante come la camomilla. Oltre a questi ultimi piccoli ingredienti auto prodotti, Alberto ha fatto molto di più: ha scelto di instaurare una forte rete di collaborazioni con i produttori della zona, portando all’interno delle sue birre prodotti poco conosciuti permettendone così la valorizzazione, come ad esempio il “grano ianculidd” e il “grano carosella”, ovvero tipologie di grano recuperate nelle terre cilentane e prodotte dalla Cooperativa terra di resilienza. Farro non maltato, fichi bianchi del Cilento, miele di castagno…tutto a chilometro zero! Ognuno di questi prodotti sopra citati, porta alla concretizzazione del carattere personale di ogni birra prodotta: il grano ianculidda infatti lo ritroviamo nella speziata e rinfrescante blanche che prende il suo nome, ovvero la “ianculidda”, nella quale ritroviamo anche la freschezza della buccia del limone e la delicatezza della camomilla. Il farro è presente nella “far way”, una delicata e floreale golden ale; nella white ipa “carosella” ritroviamo per l’appunto il grano carosella, che dona il corpo adatto a questa birra dai sentori agrumati e tropicali. La “sanacore”, è invece una birra che ci accompagna dolcemente e, per l’appunto, ci “sana il cuore” con le sue note al miele di castagno. una honey strong ale che ci mostra come questo genere di ingrediente possa combaciare e fondersi perfettamente al mondo della birra. Bella, ambrata, dai sentori perfettamente equilibrati…una carezza ad ogni sorso. Ultima, come dulcis in fundo, la “ficus”! Una belgian dark strong ale al fico bianco del Cilento, uno dei prodotti più conosciuti e importanti del suo territorio. Birra scura, nella quale la presenza dei lieviti belga porta ad un tripudio di aromi: al gusto troviamo la dolcezza dei fichi, equilibrata alla tostatura dei malti…è una birra che si evolve ad ogni sorso, è davvero da scoprire. Possiamo dunque dire che collaborazione, valorizzazione e sostenibilità sono le tre parole fulcro della mission di Alberto, che ci sottolinea come tutto sia diretto alla valorizzazione del territorio, del prodotto e della costellazione di produttori che accompagnano la nostra terra. Abbiamo chiesto ad Alberto quali siano i suoi progetti per il futuro…e abbiamo scoperto che il sogno chiamato Maltopiù non finisce qui! C’è la voglia di ampliare la sua struttura sia a livello produttivo che di accoglienza, creando un ambiente adatto non solo alla valorizzazione del prodotto a chilometro zero ma anche ad accogliere un pubblico di persone. Inoltre, ci anticipa anche la creazione di nuovi prodotti, come un formaggio alla birra (che abbiamo avuto la fortuna di assaggiare) e di una nuova birra, ovvero “la nucella”, che sarà una porter alle nocciole tonde kip, prodotta dall’azienda Redidenza Rurale Incartata. Questa birra concretizza la voglia di collaborare con le varie realtà del territorio stesso, una birra dalle grandi potenzialità! Aspettiamo quindi con ansia il crescere di questa giovane e stupenda realtà, dove la terra e la collaborazione rinascono insieme sottoforma di birra. Alla salute e alla prossima!