«Con rammarico ma con convinzione, questa mattina ho formalizzato la mia irrevocabile volontà di rinunciare all’incarico di Presidente del Collegio dei Revisori Contabili della Città di Battipaglia».
Con queste parole, il sindaco di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi ha rinunciato all’incarico di revisore dei conti al Comune di Battipaglia. parole che confermano l’anticipazione di “Le Cronache” che da tempo aveva lanciato la notizia. «L’impegno, importante e gratificante, oltre che di grande privilegio, che i miei concittadini hanno voluto darmi eleggendomi a sindaco della Città di Agropoli, aggiunto agli altri impegni professionali, non è compatibile con il tempo necessario ad assolvere in maniera adeguata l’incarico – si giustifica – ringrazio la sindaca Cecilia Francese e i consiglieri comunali che avevano individuato il sottoscritto per tale prestigioso incarico, peraltro già svolto nel triennio 2019-2022».
La nomina di Mutalipassi aveva fatto molto discutere i consiglieri di minoranza battipagliesi che non vedevano di buon occhio lo straniero agropolese, alla luce della presenza di tanti professionisti di Battipaglia e al ruolo che lo stesso ricopre ad Agropoli. Uno degli ultimi consigli comunali a Battipaglia si accese proprio per questo motivo e creò l’imbarazzo dei rappresentanti Pd in aula, oltre che al partito cittadino. Il sindaco di Agropoli, infatti, è da qualche mese uomo del Pd, pratica propedeutica alla candidatura, nonché delfino di Franco Alfieri, come Adamo Coppola prima di lui.
Dietro il “gran rifiuto” di dantesca memoria non ci sarebbero, però, soltanto i gravosi impegni di un troppo affaccendato Mutalipassi, ma anche un certo imbarazzo da parte del Partito Democratico di Battipaglia e del direttivo provinciale. Poteva in effetti crearsi un piccolo incidente diplomatico a causa della decisione della sindaca Francese di nominare l’omologo agropolese. Una decisione presa, forse, per ingraziarsi il presidente della Provincia e, non è da escludere, perché si aprissero le porte per la città battipagliese dell’Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento.
In ogni caso, Mutalipassi ha detto no e ciò può essere anche sinonimo di una piccola rottura negli equilibri provinciali . Anche il silenzio della sindaca sulla bretella tra Eboli ed Agropoli, opera che porta la firma di Franco Alfieri ma osteggiata nella Vale del Sele, fa riflettere. Sindaca che ha sempre smentito quanto detto da questo giornale. Che ci sia qualcosa di molto grande dietro al “gran rifiuto”? Una manovra del PD per nascondere giochi politici molto intensi che arrivano direttamente nelle stanze di Palazzo Sant’Agostino in vista delle probabili e prossime elezioni provinciali alle quali voterà il popolo (cosa che non darà lo stesso risultato)? Tutte ipotesi plausibili ma, al momento, semplici ipotesi. Di concreto ci sono la rinuncia di Mutalipassi e i suoi numerosissimi impegni.