di Enzo Sica
SALERNO – Il pianto di Franck Ribery nel momento in cui ha fatto il giro di campo per salutare i suoi ormai ex tifosi per il suo abbandono al calcio giocato, la gioia irrefrenabile dei circa ventimila tifosi presenti all’Arechi che lo hanno omaggiato come era giusto che sia ad un grande campione che ha lasciato il calcio giocato. E lo ha fatto proprio a Salerno dove era arrivato lo scorso anno. Una standig ovation da far accapponare la pelle a tutti i presenti visto che il popolo granata ha sempre avuto per CR7 che rimarrà una leggenda dalle nostre parti una predilezione eccezionale. Certo non vedendolo più in campo ma come collaboratore tecnico di Nicola dove lo ha destinato il presidente Danilo Iervolino (che lo ha abbracciato al suo ingresso sul rettangolo di gioco prima del giro d’onore) all’inizio renderà tutto più difficile ma la legge del calcio è questa ed a 39 anni come li ha il campione francese appendere gli scarpini al chiodo è normale. Ed è stata la giornata dedicata a Ribery, strappalacrime visto che nessuno volva mancare a questo saluto. Come la sua squadra, la sua Salernitana, con tutti i calciatori ad applaudire e lo hanno fatto anche gli avversari spezzini che si sono messi in cerchio ed hanno applaudito Ribery. Che non voleva lasciare il terreno di gioco proprio per la commozione che lo aveva attanagliato nel corso di questi festeggiamenti che, probabilmente, lui non si aspettava. Alla rete del vantaggio di Mazzocchi, un gran gol, è stato uno dei primi ad uscire dalla panchina per applaudire l’autore del gol. Che gli si è avvicinato e lo ha abbracciato in silenzio mentre tutto lo stadio esultava peril vantaggio contro questa diretta antagonista nella lotta per non retrocedere. Certo dopo un primo tempo abbastanza incolore, con pochissimi tiri in porta, il vantaggio dei granata non poteva non essere salutato con quella ovazione che la squadra meritava. Per l’impegno che ci ha messo in campo, per la voglia dei tre punti che era l’obiettivo da raggiungere in questa undicesima giornata di campionato. E con i duecento tifosi ospiti annichiliti nel settore loro riservato visto che i liguri solo in qualche circostanza hanno mostrato quel carattere che si aspettava il proprio allenatore Gotti. La spinta del pubblico ancora una volta è stata decisiva e quel dodicesimo uomo in campo ancora una volta non è mancato visto che nei momenti di difficoltà la curva sud Siberiano è stata quella che ha dettato i tempi spingendo i propri beniamini. Le difficoltà ci sono in tutte le partite e questa serie A ad ogni gara non ammette distrazioni. E la vittoria sudata, di stretta misura che porta la Salernitana ad occupare un buon posto in classifica con i suoi tredici punti è il premio per quantio fatto vedere dai granata. Certo una partita sudata ma meritata alla fine. E contro questo Spezia che ha perso sempre quest’anno fuori casa non raggiungere il massimo risultato sarebbe stato davvero un qualcosa di non giusto. Alla fine tutti sotto la curva sud per l’applauso finale da parte degli esterrefatti e felici tifosi. Anche con Franck Ribery il primo a correre che è stato al centro di questa indimenticabile giornata per lui ma anche per tutto il popolo granata.