di Erika Noschese «Scelte insensate nell’Emergenza / Urgenza con forte penalizzazione dell’assistenza»: la denuncia arriva dal dottor Carmelo Accetta, coordinatore provinciale della Uil Medici di Salerno che in una lettera indirizzata all’Asl di Salerno ha evidenziato le criticità che vive oggi il 118 con un andamento precario dell’assistenza soprattutto a sud del distretto, dove risiede una popolazione di oltre 30.000 abitanti e le tante sollecitazioni dell’organizzazione sindacale non sono servite a nulla. «Con quest’ultima disposizione, del 26 u.s., da parte dell’Uoc Cot 118 e E/U, si rimarca, evidentemente, la volontà di non voler prendere in considerazione l’iniqua erogazione dell’assistenza a danno sempre della stessa area del territorio distrettuale e di voler continuare a mantenere lo status quo per motivi poco comprensibili dal punto di vista sanitario. La carenza di medici di emergenza e la presenza di mezzi di soccorso per la maggior parte non medicalizzati, imponeva e impone un’approfondita ed onesta riflessione e valutazione sullo stato dell’arte del sistema di emergenza in generale e, nel DS 72 nel caso specifico alla luce del perpetuarsi dello scempio assistenziale, senza giustificato criterio – ha dichiarato il dottor Accetta – La Uil Medici, conscia della scellerata ed iniqua assistenza, del rischio legale e persino dell’incolumità fisica degli operatori di emergenza, al fine di tutelare i propri iscritti da possibili azioni legali e/o medico legali e da possibili aggressioni che possono eventualmente sopraggiungere per ritardo accumulato per recarsi sul luogo dell’evento, chiede alla Direzione Strategica Aziendale di bloccare questa scelta stolta e scriteriata del posizionamento dell’auto medica presso il Saut di Teggiano, declinando sin da ora ogni responsabilità che rimanda a carico dell’Uoc di Emergenza /Urgenza e dell’Azienda stessa per compete». La Uil Medici evidenzia la «concentrazione dei mezzi di soccorso medicalizzati al centro: P.O. di Polla, Cmr a Sant’Arsenio e Msa a Teggiano, per il 60% dei turni di servizio; il posizionamento assolutamente scriteriato, illogico dell’auto medica, anche se solo temporaneamente, presso Saut Teggiano, ricordiamo che l’emergenza stessa è tempo dipendente pertanto non esiste il”temporanemente”». Il sindacato si chiede inoltre «come mai non si è pensato nel delocalizzare la Cmr presso il comune di Sala Consilina e i medici del Saut di Teggiano presso il Saut di Padula? Che senso ha un’auto medica che impiega oltre 40 minuti per un intervento di alta criticità che si verifichi a Montesano Capoluogo, Padula, Sanza , Buonabitacolo, Casalbuono per non citare Tardiano o Magorno; che senso ha l’assistenza dell’auto medica se non c’è possibilità di ricevere il paziente e trattarlo prima di eventuale trasferimento in Ps per intasarlo ulteriormente con interventi risolvibili sul posto? Non si può fare di tutt’erba un fascio, nel senso che, ogni territorio va servito secondo le proprie peculiarità, non si può seguire il trend del momento, prima ambulanze oggi auto medica a prescindere, parliamo di assistenza in emergenza non di scorribande in auto medica». Dunque, la Uil Medici propone a garanzia di una più equa assistenza di delocalizzare a Sala Consilina la Cmr, postazione B di Sala Consilina a Sant’Arsenio; il trasferimento dei medici di Teggiano presso il Presidio Saut di Padula, dove tra l’altro da 25 anni si espleta il servizio 118,negli stessi locali ritenuti oggi inadeguati. «La proposta garantisce un ottimo interscambio assistenziale tra le postazioni medicalizzate Cmr che opera nei territori nord-centro prevalentemente, Saut Padula medicalizzato che opera sul territorio sud-centro prevalente, ovviamente eventuali interventi a nord o a sud da parte delle due postazioni sarebbero garantiti nei tempi previsti attraverso la tratta autostradale o interna», ha aggiunto il dottor Accetta che parla dell’eliminazione dell’auto medica con abbattimento del costo e miglioramento della qualità assistenziale su tutto il territorio.
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