di Michelangelo Russo
Il Covid passerà ma i disastri ambientali resteranno La peste nera, il colera, la febbre spagnola, le guerre mondiali, i nazisti, i dittatori. Le tragedie dell’umanità hanno una vita limitata, anche se devastante. Le devastazioni dell’ambiente non atterriscono, di norma, come le calamità da incubo che arrivano all’improvviso. Ma hanno vita lunga, talmente lunga da apparire, spesso, come irreversibili. Ambiente come natura, e ambiente come patrimonio storico ed artistico. Così il Covid, che tormenta la nostra Costiera Amalfitana, passerà. Ma lo scempio che si sta per fare tra Maiori e Minori, con il buco sotto il Castello Mezzacapo per risparmiare agli automobilisti trentotto secondi di viaggio, resterà per sempre. E dovremo maledire non un invisibile virus, ma ben precise responsabilità umane. Vediamo perché: l’idea di questo tunnel come abbiamo già scritto, sorge nel febbraio del 2018, quando la Regione annunzia la felice notizia della capacità di spesa di 1, 3 miliardi per le strade. Nel piatto ricco ci si ficca l’Anas, che convoca a novembre 2019 la conferenza dei servizi degli enti territoriali interessati a cui consegna un suo progetto di fattibilità della galleria di 400 metri sotto il Castello Mezzacapo per l’importo di 18 milioni di euro. Il progetto corre con velocità incredibile, tanto che a inizio estate 2020, pur con il timore di un ritorno del Covid, il Consiglio Regionale della Campania fa la bella pensata di approvare con somma rapidità la variante al Piano Urbanistico Territoriale che consentirà lo scempio del buco tra Maiori e Minori, sottraendo così 18 milioni di euro alla prevenzione sanitaria della seconda ondata dell’epidemia.