La roccia continua a cedere sul costone che sormonta la strada tra Salerno e Vietri sul Mare. Alcuni detriti nel pomeriggio di ieri, a causa delle forti precipitazioni,sono precipitati sulle auto sottostanti, destando momenti di panico. Intanto la questione riguaratante la gratuità del pedaggio al casello di Cava de’ Tirreni rimane ancora aperta. La fragile roccia della costiera amalfitana continua a procurare gravissimi disagi ai cittadini della provincia di Salerno. La frana, all’altezza dell’Hotel Baia, che ha bloccato la fondamentale strada di collegamento tra Salerno e Vietri sul Mare, costringe i cittadini a prendere l’autostrada Napoli-Salerno con grave dispendio di tempo e soldi per il pedaggio e provocando particolari ingorghi al casello di Cava de’ Tirreni. Al fine di risolvere questa problematica, in seguito alla riunione tenutasi il 19 febbraio in Prefettura, i comuni della costiera e della città stanno cercando di tamponare quantomeno il disagio economico per i pendolari con un accordo con cui si impegnano a versare fondi per il pagamento alla società Autostrade per l’Italia per l’apertura libera del casello di Cava de Tirreni dalle ore 7 alle 10 e dalle 16 alle 18 dei giorni feriali (Lunedì-Venerdì) nel periodo che va dal 24 Febbraio al 15 Marzo per una somma totale di 3.015 euro da dividere fra i comuni in base al numero di abitanti. Il sindaco di Minori Andrea Reale parla a nome di tutti i sindaci della costiera: «Siamo continuamente a lavoro per cercare di risolvere tutto quanto prima ed entro lunedì riusciremo a stabilire in quanto tempo l’intera questione verrà risolta con appositi lavori – aggiunge inoltre – da lunedì non si pagherà il pedaggio autostradale negli orari di punta». Tra i sindaci che danno la loro disponibilità alla partecipazione alle spese c’è il sindaco di Vietri sul Mare Francesco Benincasa, ed il primo cittadino di cava de’ Tirreni Marco Galdi che sin dalle prime ore si sono mobilitati per accordarsi con la società Autostrade. Sembra, invece, non aver preso ancora decisioni al riguardo il sindaco di Cetara Secondo Squizzato, assente all’incontro, che pare non sia propenso a sacrificare le casse dei comuni e non accetta la speculazione da parte della società Autostrade per l’Italia sulla disgrazia: «Non ci sembra giusto che non si riesca a convincere la società autostradale a liberalizzare e cercheremo ancora di imporci in modo che i cittadini non ne risentano». Disilluso, scoraggiato ma anche deciso a levare la sua voce contro la società autostradale è il sindaco di Maiori Antonio Della Pietra che afferma: “Subiremo il ricatto” e aggiunge «é veramente vergognoso che la società Autostrade per l’Italia speculi sulle disgrazie meridionali». Il deputato del Pd Tino Iannuzi, che dal primo momento si è fatto carico del problema, si è prodigato in questo senso approvando l’apertura delle autostrade dietro contributi dei comuni. Si terrà domani la conferenza dei sindaci della costiera che porrà il veto finale. Nonostante l’impegno dei vari sindaci è probabile un allungamento dei tempi che queste situazioni troppo spesso e purtroppo richiedono. Tutto da definire a martedì quando ci sarà un nuovo incontro in Prefettura in base alla relazione dei tecnici e potrebbe non essere necessario rendere gratuito il pedaggio del casello dal momento che si ritiene che il problema possa essere risolto in tempo brevi. Nel frattempo la montagna continua ancora a franare a causa delle precipitazioni di massi all’altezza di Vietri e ancora molte sono le situazioni irrisolte lungo la costiera problema ovviato solo con semafori e sensi unici alternati.
Maria Claudia Marra