di Andrea Pellegrino
Gianluca Daniele lascia il Partito democratico. E’ il primo esponente regionale della maggioranza di Vincenzo De Luca che abbandona i democrat e prende la strada degli scissionisti. «L’annuncio – dice Daniele – delle dimissioni l’ho dato nel corso di una riunione con i militanti napoletani di Sinistra Riformista. Il dibattito, ampio e partecipato, ha fatto emergere l’interesse di tutti nei confronti di un rinnovato protagonismo della sinistra in Italia. Una rinascita particolarmente necessaria a Napoli dove il Partito Democratico si è isolato dalla gente e ha inanellato una serie infinita di errori. Più volte, sono stato sul punto di dimettermi dalla segreteria regionale del Partito Democratico perché ho segnalato, inascoltato, che si stava imboccando una strada sbagliata: dall’incapacità del Pd di Napoli di costruire una proposta di governo della città, alle modalità di selezione delle candidature che ci hanno portato al disastro delle scorse comunali, dalle foto a braccetto con Verdini a Listopoli, fino all’incapacità della classe dirigente del partito di assumersi fino in fondo le responsabilità di queste scelte che ci hanno alienato le simpatie di migliaia di nostri elettori. Questa incapacità del partito di interpretare la realtà che ci circonda rende necessaria la costruzione, a Napoli e in Campania, di un nuovo centrosinistra in grado di rimettere al centro della sua azione il lavoro, le politiche sociali, la cultura. Questa è la linea sulla quale ho sempre portato avanti la mia azione politica e su questo intendo continuare ad insistere nei prossimi mesi». Vincenzo De Luca, invece, attacca i giornalisti in merito al presunto “patto” con Renzi per candidare alle prossime elezioni politiche, il figlio Piero. «In genere non smentisco le imbecillità. Che dovrei smentire, le invenzioni che servono ai giornalisti per riempire le pagine, le scemenze?».