Andrea Pellegrino
«Il consigliere comunale può utilizzare da remoto l’accesso ai documenti amministrativi e contabili comunali». La sentenza è del Consiglio di Stato che, ribaltando una pronuncia del Tar Salerno, ha accolto un ricorso presentato da un consigliere comunale di Castellabate. I giudici amministrativi hanno così ordinato al «Comune di Castellabate di procedere all’approntamento, nel termine di sessanta giorni, delle modalità organizzative per il rilascio, a favore della ricorrente, di apposita password per l’accesso da remoto al servizio informativo». Il ricorso era stato presentato da Caterina Di Biasi, assistita dagli avvocati Oreste Agosto ed Elena Conte. La consigliera di minoranza del comune di Castellabate si era opposta al diniego alla propria richiesta di accesso generalizzato agli atti comunali mediante password per il programma contabile dell’Ente senza limitazione di uso, postazione, orari e modalità. Un ricorso respinto in primo grado ed accolto invece in Consiglio di Stato che ha sostenuto la tesi del consigliere attraverso il codice dell’amministrazione digitale: «Le amministrazioni assicurano la disponibilità, la gestione, l’accesso, la trasmissione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale e si organizzano ed agiscono a tale fine utilizzando con le modalità più appropriate e nel modo più adeguato al soddisfacimento degli interessi degli utenti le tecnologie dell’informazione e della comunicazione».