PIAZZA DI SIENA 2017
ULTIMA GIORNATA DI GARA: LA RIVINCITA DI GIANNI GOVONI SU LARBRAKER NELLA CLASS 9.
ALBERTO ZORZI SFIORA IL TRIONFO NEL GRAN PREMIO ROMA SU FAIR LIGHT VAN’T HEIKE MENTRE DOMINA JUR VRIELING. TERZO UN GRANDE LORENZO DE LUCA.
DALL’INVIATO Giulia Iannone
Ore 12.30 dell’ultima giornata di gare a Piazza di Siena.
Gianni Govoni vince la class 9, categoria a difficoltà progressive in sella al grigio italiano Larbraker con 65 punti nel tempo velocissimo di 50.66. L o sappiamo benissimo che la velocità è la firma indelebile del campionissimo originario di Carpi. Hanno provato a tener testa al “master of faster” l’irlandese Shane Sweetnam sulla femmina BWP di 9 anni Indra van de Oude Heifoef che però ha chiuso al secondo posto nel tempo di 52.91. Terzo posto per il convincente e determinato svizzerotto Pius Schwizer che ha tentato di tener premuto il piede sull’acceleratore, ma su Belcanto , castrone di 9 anni da Balou de Rouet chiude il giro con 53.69. Segnaliamo anche il quarto posto della giovane amazzone azzurra Francesca Ciriesi in sella a Call me Spock , castrone Holsteiner di 10 anni da Clarimo. Per loro 53.73 il tempo conclusivo della gara. Oltre ad aver riportato una vittoria ed un modo di riscattarsi all’insegna della velocità di cui Gianni è specialista, la gara di oggi ha offerto al cavaliere azzurro anche la possibilità di una riflessione in più ed una attenta analisi sul proprio compagno a quattro gambe, in relazione all’inaspettata eliminazione vissuta nel Piccolo Gran Premio di ieri. “Il numero 1 della gara di sabato “ ha spiegato con grande disponibilità Gianni Govoni” era un salto un po’ particolare. I cavalli lo guardavano un po’ tutti e lo saltavano per questo anche male. Conoscendo il cavallo, che è veramente bravissimo, sono arrivato forse un po’ troppo tranquillo e rilassato ed in fiducia. Però ho visto che un po’ tutti i cavalli si tenevano su quel salto. La fermata sull’uno mi ha sorpreso. Non me l’aspettavo proprio. Poi…fare uno stop così sul numero 1 certo è demoralizzante. Quindi ritengo di non aver montato tanto bene il cavallo nel finale. Stamattina, così, ho lavorato il cavallo normalmente e dopo abbiamo fatto alcuni salti in campo prova e non si è presentato alcun tipo di problema. Quindi siamo ripartiti! Sinceramente stamattina temevo che fosse successo qualche cosa, che si ripresentasse qualche problema. Invece il cavallo era normalissimo. Continuo comunque a sottolineare che forse ho montato non benissimo, preoccupato e mettendo le gambe. Non bene”. Per il proseguo della stagione, l’allievo di Raimondo D’Inzeo ha dichiarato di dover rifare un po’ i piani con il selezionatore Roberto Arioldi perché il planning era stato elaborato per Antonio, attualmente impegnato nella fase di riabilitazione post operatoria. Queen Z , la cavalla in osservazione, ha dimostrato ancora oggi durante il Gran Premio Roma di avere buoni mezzi e grande qualità e quindi potrebbe essere possibile, sempre seguendo le direttive del selezionatore azzurro, poter fare qualcosa con lei. Quanto alla gara clou della giornata, il Gran Premio Roma, sinceramente, ci si aspettava ancora una volta di sentire risuonare l’inno di Mameli. Sembrava che questo fosse l’anno giusto in cui si era finalmente sciolto il sortilegio del gradino alto del podio. E ci siamo andati vicinissimi… 48 i partenti, 12 i binomi ammessi alla seconda manche. Tra questi anche Emanuele Gaudiano su Caspar 232 – che ha chiuso al settimo posto con 1/6 e Giulia Martinengo Marquet su Fine Edition – che si è classificata all’11mo posto con 1/9. Le zone calde del podio sembrava potessero essere seriamente conquistate dai nostri due alfieri di prima classe. Alberto Zorzi aveva ricevuto il consiglio da Roberto Arioldi di tenere il piede sull’acceleratore. E così ha fatto con Fair Light anche se il cavaliere veneto ha spesso dichiarato che sulla velocità pura con la saura delicata sta ancora lavorando! Come ha montato Alberto Zorzi, sia nel primo che nel secondo giro, con stile, classe eleganza, perizia, mestiere, sensibilità…perché si vede tanto che la sua “Principessa” è una cavalla di classe ma ha bisogno che siano rivolte dal cavaliere tutte le domande giuste e precise ed anche con finezza. Arriva un grande tempo, 45.92 ma scappa l’errore sull’ultimo ostacolo. Ci prova allora l’altro talentuoso gioiello della nostra nazione equestre. Lorenzo De Luca su Ensor de Litrange ma cade la barriera al penultimo salto mentre il cronometro si ferma a 46.02. Jur Vrieling entra da buon olandese potente, freddo e determinato e centra l’obiettivo. Adopera una carta diversa rispetto ai nostri cavalieri. Propende per la precisione potendo contare sul salto potente dello stallone morello VDL Glasgow vh Merelsnest – un figlio di Nabab de Reve. E questa carta paga, perché è l’unico doppio netto nel tempo di 50.32 che gli assicura la vittoria. Dopo la medaglia d’argento a squadre nella Coppa delle Nazioni di venerdì, una grande soddisfazione quella di portare a casa il Gran Premio Roma. Anzi, in conferenza stampa, con grande ironia e umorismo ha anche perdonato gli italiani “A Roma ho vissuto dei giorni fantastici” ha detto il campione olandese” e voglio anche perdonare il pubblico romano per quell’applauso nel mio errore in Coppa delle Nazioni. Sapevo che l’Italia non vinceva da tantissimo tempo e la stessa cosa è accaduta a noi a Rotterdam lo scorso anno dove non vincevamo da quindici anni. Quindi lo capisco benissimo. Questo è il bello dello sport”.