di Andrea Pellegrino
Mara Carfagna è fuori dalla corsa alla presidenza della Regione Campania. Anzi, l’ex ministro potrebbe essere, nelle prossime ore, anche fuori da Forza Italia. Il Cav. praticamente ha liquidato i ribelli azzurri, Carfagna compresa, che hanno contestato l’astensione sulla commissione Segre. «No dubbi su valori di Forza Italia – ha detto Silvio Berlusconi – libero di vuole seguire altre strade». Oltre la Carfagna anche il salernitano Gigi Casciello ha contestato la votazione azzurra. Sulla scrivania del Cavaliere, dunque, la rosa degli sfidanti di Vincenzo De Luca si sfoltisce. Resta in pole in nome di Stefano Caldoro, così come crescono le quotazioni di Antonio Martusciello, fondatore di Forza Italia in Campania negli anni ’90. Sull’uscio anche Paolo Russo e l’ex assessore regionale al lavoro Severino Nappi. Ma non è esclusa neppure un opzione tecnica, espressione di ‘Altra Italia’, come l’imprenditore Paolo Scudieri, presidente del gruppo manufatturiero ‘Adler Pelzer’ e attuale presidente dell’Anfia, l’Associazione nazionale della filiera automobilistica. Quanto agli alleati, mentre la Lega si sfilerebbe dalla competizione (almeno per ora), Fdi ci avrebbe fatto più di un pensierino: forte del 10,4% in Umbria, Giorgia Meloni punterebbe a schierare per la presidenza della Regione, il questore della Camera Edmondo Cirielli. L’accordo rotto tra Pd e Movimento 5 Stelle spiana la strada a Vincenzo De Luca a sinistra. Il Pd fa quadrato, il Movimento 5 Stelle trova una nuova soluzione. Per ora il nome resta quello di Valeria Ciarambino ma non si esclude un impegno dell’attuale ministro allo sport Vincenzo Spadafora. Dipenderà anche da eventuali accordi con movimenti civici ed in particolare con DeMa di Luigi de Magistris. Per quanto riguarda quest’ultima intesa il tutto passerà anche per Palazzo San Giacomo