SALERNO – Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, è intervenuto a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 a proposito della situazione di classifica della Salernitana, ma ha parlato anche della possibilità di rinnovare l’Arechi e dell’elezione del nuovo presidente della Lega Serie A: “Non abbiamo tantissime chance, altrimenti vorrebbe dire non guardare la realtà, però non sono così misere. Le ultime tre gare abbiamo rischiato di vincerle. Ho visto una grinta incredibile: con lo Spezia non ci è stato concesso un rigore nel finale, contro il Genoa Miakel è scivolato proprio nel momento di calciare, col Milan abbiamo fatto una prestazione prestazione incredibile. Il fioretto di Nicola a Crotone? Credo che stavolta potrebbe arrivare anche a Berlino. Sono fiducioso”. Sul progetto e sullo stadio: “Il nostro è un progetto a medio-lungo termine, perchè ci sono cose che possiamo realizzare velocemente. Abbiamo intenzione di intervenire sia dal punto di vista digitale che da quello immersivo, per migliorare l’esperienza dei tifosi. Stiamo lavorando ad un progetto per migliorare la prestazione dei giocatori. Dal punto di vista sportivo, invece, porteremo avanti il progetto dello stadio. Il rapporto con l’amministrazione è sano e costruttivo: noi ce la metteremo tutta. Ci siamo affidati ad una società per capire se gli spazi esistenti siano sufficienti per un restyling o se sarò il caso di dar vita ad un nuovo stadio. Entro un mese confidiamo di saperne di più”. Infine sulla Lega: “Il nome di Carlo Bonomi è un identikit perfetto, mi auguro che non sia bruciato e che possiamo convergere tra qualche giorno tutti sulla sua figura. Penso sia autorevole, che abbia un dialogo costante col governo e che possa avere quella managerialità per mettere tutti d’accordo e il distacco per vedere le cose da un altro punto di vista. Il mio approccio in Lega è stato un po’ tumultuoso, l’Assemblea è un po’ disordinata e si rischia di far volare gli stracci – afferma, sorridendo, Iervolino -: è come una riunione di condominio bella tesa “Sono l’ultimo arrivato ma non vorrei essere presuntuoso, ci sono tante cose come quelle sui procuratori a cui bisogna dare un freno. C’è poco appeal, bisogna riportare le famiglie allo stadio e sposare la rivoluzione digitale. C’è tanto da fare”.
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