di Andrea Pellegrino
La strage continua all’Ideal Standard di Salerno. La triste notizia è giunta ieri, con un altro decesso di un ex operaio stroncato per l’ennesima patologia oncologica. La triste lista “della morte” degli ex dipendenti dello stabilimento industriale di Salerno s’allunga in maniera preoccupante. C.G., classe ’44 non è riuscito a sconfiggere il male ed è caduto come gli altri, i tanti compagni di viaggio che hanno lavorato in quello stabilimento che ora è al centro di una inchiesta da parte dell’autorità giudiziaria. Per trentaquattro anni è stato un dipendente di quell’azienda poi chiusa per far spazio al fallimentare progetto del Sea Park. E’ stato nei reparti che sono stati considerati a rischio per l’utilizzo dei materiali che si sono rivelati pericolosi. Come il talco, finito sul banco degli imputati nell’ambito del processo sull’amianto all’Olivetti e che ha portato alla condanna di Carlo De Benedetti. Con maggiore tristezza la battaglia degli operai prosegue senza sosta assistita dai legali Dante Stabile ed Anna Amantea che non mollano la presa nel mentre s’attendono riscontri in merito al fascicolo aperto in Procura e seguito dal Noe di Salerno che indaga sull’interramento di eternit all’atto della chiusura dello stabilimento di via Talamo. E mentre si piange un altro morto c’è chi mantiene la linea del silenzio. E’ l’Asl di Salerno, assente sui temi più importanti della provincia di Salerno. A partire dall’Ideal Standard a finire alle Fonderie Pisano. In questo caso, l’Asl si fece pagare anche il contributo per il rilascio del parere per poi non presentarsi mai in conferenza dei servizi per il rilascio dell’Aia. Ma questa è un’altra vicenda. Quanto all’Ideal Standard, il silenzio dell’Asl è assordante ed anche inconcepibile. Al momento si è limitata ad una comunicazione di poche righe per annunciare uno sportello amianto a Nocera Inferiore. Sportello che a quanto pare è presente solo sulla carta. Di atti concreti o di un reale interessamento, fino ad ora, neppure l’ombra.