«Nel 2007 ho ricevuto un incarico dal Cofaser quale supporto tecnico al Direttore Generale del tempo per la redazione di uno studio di fattibilità per l’eventuale apertura di una nuova farmacia in Pagani. Un incarico di tre mesi che prevedeva un compenso lordo di 2.700 euro per l’intero periodo. Nel 2008, infatti, al termine del lavoro che svolsi con l’impegno che la mia cultura familiare e il mio rigore morale hanno sempre imposto, mi fu liquidata con assegno la “faraonica” cifra di euro 2.206 che ho depositato nel maggio del 2008 su un libretto postale dove ancora giacciono». Lo dichiara il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone. «Ricordo benissimo quell’attività – continua – perché rappresenta la mia unica esperienza di collaborazione con il Cofaser: era cambiata la Legge Regionale che disciplinava le possibilità di aprire nuove farmacie, avevo seguito gli sviluppi di formazione della legge e i diversi parametri che generò. In virtù di questo e del rapporto fiduciario, il Direttore Generale mi chiese di coadiuvare lo studio. Tutto qui, credo che veramente non ci sia altro da dire, ma sono a disposizione della magistratura se lo riterrà necessario». «Non accetterò, invece, titoli fuorvianti ed illogici di giornali che fanno scandalismo preelettorale – conclude Iannone -. E’ incredibile vedere citata la Provincia in prima pagina quando nulla può avere a che fare con questo fatto avvenuto ben prima del nostro insediamento come Amministratori che risale al giugno 2009. Mi riservo ogni azione volta a tutelare l’onore e il decoro dell’Ente e della mia persona».
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