Iannone: Campo largo? Sarebbe il camposanto - Le Cronache Ultimora
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Iannone: Campo largo? Sarebbe il camposanto

Iannone: Campo largo? Sarebbe il camposanto

di Erika Noschese

 

 

Sarà un’estate calda per la politica salernitana che si appresta a vivere la sfida delle elezioni regionali, in programma il 23 e 24 novembre. I partiti sono a lavoro per completare le liste in attesa di capire chi sarà il candidato alla presidenza della Regione Campania.

Nel frattempo, Fratelli d’Italia si appresta a vivere due eventi di respiro nazionale: un appuntamento regionale a Positano con gazebo in tutte le province anche e la manifestazione nazionale del sud in programma a Paestum, nel mese di settembre. A fare il punto della situazione Antonio Iannone, senatore, Sottosegretario al Mit e commissario regionale di FdI in Campania.

Senatore Iannone, estate calda dal punto di vista elettorale. Le Regionali sono ormai prossime, a che punto è la lista di FdI?

«Per me l’estate non esiste da molti anni. L’impegno politico non va in ferie. Quest’anno approfitterò dei giorni meno impegnati a Roma, visto il nuovo incarico quale Sottosegretario al Mit, per recuperare un po’ di incontri e manifestazioni sul territorio. Gli Amici che mi vedono con meno frequenza capiscono che ora c’è anche una dimensione di Governo che devo assicurare su tutta la Penisola ma ci tengo a coltivare la vicinanza a chi c’è sempre stato. Per la lista di FdI abbiamo in ogni provincia dal doppio al triplo delle disponibilità rispetto ai posti candidabili. Un segnale di grande attrattività del Partito. Faremo le scelte migliori coniugando il senso di appartenenza con il consenso. Io sono per questa ricetta, giochiamo per vincere e liberare la Campania, no a rendite di posizione per i singoli ma la squadra più forte possibile da mettere in campo per conseguire l’obiettivo».

Sicurezza e riforme, il 26 agosto evento a Positano…

«Sì, il 26 agosto dalle ore 10,30 saremo a Positano in piazza dei Mulini come appuntamento regionale ma poi in ogni provincia ci saranno tanti altri gazebo e ringrazio i nostri militanti che, come ogni anno, rinunciano a momenti di vacanza e spensieratezza per essere al servizio del progetto politico. Saremo nei luoghi di villeggiatura degli Italiani per informare su quello che sta facendo il Governo Meloni, in particolare sui temi della sicurezza e della riforma della giustizia. A Positano distribuiremo i cruciverba dell’enigmistica tricolore, ventaglietti, cappellini, spilline, magliette tutte serigrafate con il logo di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni. Un modo simpatico e più leggero per essere sotto gli ombrelloni con gli Italiani, sempre senza essere invasivi e molesti, chi vorrà ci troverà e potrà ritirare i materiali che proporremo al gazebo. So che la Presidenza Provinciale di Salerno sta organizzando per essere presenti anche a Casalvelino, Palinuro, Paestum, Sapri, Atrani, Vietri sul Mare e naturalmente a Salerno città verso i primi giorni del mese di settembre quando si ripopola».

A Paestum la manifestazione nazionale sul Sud. Quale obiettivo?

«Avremo un grande evento dedicato al Sud, organizzato dai gruppi Parlamentari. Siamo onorati che sia stata scelta la Campania e la provincia di Salerno. Il 12 e 13 settembre saremo a Capaccio-Paestum presso il Savoy-Bach Hotel con 7 panel che credano la partecipazione di sei Ministri, il Vice Ministro Cirielli, sette sottosegretari, i massimi dirigenti del Partito Nazionale. Sarà la grande apertura della ripresa delle attività e per noi campani anche il lancio della campagna elettorale che per noi è la madre di tutte le battaglie. Sarà un grande evento come non se ne sono mai visti nella storia per partecipazione Istituzionale».

Si attende la scelta del candidato alla presidenza della Regione Campania. Secondo lei i tempi sono ancora lunghi?

«Abbiamo un centrosinistra che è uscente e non ha ancora ufficializzato il nome. Sono dilaniati internamente e hanno una gran paura di perdere. Stanno tentando di realizzare un’ammucchiata PD-5stelle-Altrrnativa Verdi e sinistra, deluchiani e frattaglie di centro che avrebbe un ruolo solo coreografico in una coalizione tutta sbilanciata verso l’estrema sinistra. Il centrodestra è l’unica vera alternativa, è il vero cambiamento per non fare in modo che a 10 anni disastrosi di De Luca non segua il colpo di grazia ai nostri territori. Chi vuole evitare che al terremoto segua anche il maremoto può affidarsi solo a Fratelli d’Italia ed il centrodestra. I tempi ci sono perché noi siamo pronti avendo già lavorato su programmi e liste».

Con lo stop al terzo mandato, De Luca sarà protagonista attraverso una o ben due liste civiche. Cosa ne pensa?

«Penso che De Luca sia stato cucinato a puntino dal suo stesso partito. Spacco qua e spacco là, per citare, è stato il suo mantra e alla fine sta cercando di salvare solo il figlio. Proprio lui che parla di familismo per altri. Non gli riuscirà neanche questo. Insieme ai suoi saranno utilizzati e gettati come si conviene alla tradizione cannibale della sinistra italiana. Al comunismo diabetico di De Luca non sarà fornita l’insulina dal Partito Nazionale. Una cosa è certa: il ciclo di De Luca è finito».

Quali i punti principali del programma di FdI? Ci può anticipare qualche nome?

«Per noi sono prioritari sanità, lavoro, lotta alla criminalità e sicurezza, trasporti ed infrastrutture, ambiente, turismo e cultura, attenzione alle aree interne e lotta alla disantropizzazione, dissesto idrogeologico e politiche abitative. A livello nazionale mi sto battendo per riaprire i termini del condono 2003, abbiamo un’emergenza che i Governi di sinistra e la regione non sono stati capaci di affrontare. Bisogna bloccare le ruspe e sanare il disastro sociale che hanno determinato. La questione è complessa ma ci stiamo lavorando seriamente. C’è già una proposta di Legge Presentata dall’Onorevole Imma Vietri. Per i nomi compiremo le scelte dopo l’ufficializzazione del Presidente. Noi siamo per un Presidente politico, competente, caparbio, capace non solo di vincere ma anche di governare, un profilo di valore umano e professionale: noi siamo per Edmondo Cirielli. La scelta spetta ai Leader nazionali ma il partito regionale lo ha indicato all’unanimità. È il candidato migliore e lo confermano i sondaggi. La lotta è dura e ci vuole un guerriero con esperienza e conoscenza dei territori».

Quali secondo lei le priorità per la Campania?

«Le ho dette prima ma le riassumo in una definizione: mai il campo largo che farebbe della Campania il camposanto.