di Brigida Vicinanza
“A Giovi i nostri bambini sono penalizzati in tutto e per tutto, dagli spazi per il gioco inesistenti fino alle scuole”. Con queste parole le mamme degli alunni delle scuole di Giovi, provano a correre ai ripari, sperando che qualcosa possa finalmente cambiare. Nulla lasciato al caso nel “nostro” viaggio su uno dei rioni collinari più popolosi di Salerno, dal degrado all’ascolto di chi vuole cambiare davvero le cose. “L’anno prossimo cambieranno gli orari, in quanto ci sarà il sabato libero, ma lo scuolabus del Comune di Salerno, non potrà passare prima a prendere i bambini e non ci hanno infatti garantito il trasporto pubblico. I bambini dovranno entrare alle 8 a scuola – sottolineano alcune mamme – invece che alle 8.30 e di qui le tante difficoltà del caso, in quanto non ci garantiscono il servizio e di conseguenza, molti non possono accompagnare i propri figli a scuola. E’ più semplice, a questo punto, iscrivere i nostri figli a Pastena. Pare che così facendo vogliono chiudere la scuola, senza iscrizioni ovviamente sarebbero costretti”. La preoccupazione è tanta, soprattutto perchè genitori e famiglie non riescono a trovare uno spiraglio per i propri figli: “Sono costretti a giocare in casa, non c’è un parco, non c’è un luogo dove poter stare, insomma il nulla”. Giovi ha due scuole, di cui una non ha nemmeno la possibilità di far salire e scendere un disabile. Un’unica scala che porta all’entrata della scuola di Piegolelle: “Un ragazzino su una sedia a rotelle, non potrebbe mai iscriversi lì, a meno che non ci sia qualcuno che ogni volta lo prende in braccio per farlo salire e scendere. Per non parlare dello stato delle scuole. Una è completamente da rifare, un edificio vecchio, senza nemmeno una palestra per poter svolgere attività fisica, l’altro più o meno nuovo ma che all’interno ha i suoi disagi – concludono le mamme – vogliono che non iscriviamo più i nostri figli a scuola qui a Giovi? E’ come se ci costringessero”. E anche davanti alle scuole la vista lascia a desiderare, lì dove c’è un istituto scolastico insomma, prende piede l’incuria. Per non parlare della strada da percorrere per raggiungere i plessi, oltre ai problemi di viabilità, lungo il percorso gli ostacoli sono tanti. A pochi metri dalla sede di un’associazione di un consigliere comunale di maggioranza, vi è una casa abbandonata “diventata un monumento” secondo i residenti, dove all’interno il degrado fa da padrone, tra spazzatura di ogni tipo e ratti che hanno trovato il proprio habitat naturale e che durante le ore serali poi, girano in strada in libertà. Davanti alla scuola media, inoltre, c’è un chioschetto. O meglio, c’era. Da anni non è più in uso e nessuno ha preso in gestione il piccolo baretto della piazza, dove vi è anche l’associazione “I castellani”. Il chioschetto però è diventato il punto di incontro degli “incivili” che quotidianamente si recano nella zona, per buttarvici all’interno oggetti di ogni tipo. Tra cui water non più utilizzati, scaldabagni e cocci di vetro. Un vero pericolo anche per i ragazzi che frequentano l’istituto. Tanto da fare, da mettere in sicurezza ancora di più. Ma i residenti sono stanchi di aspettare e di ascoltare soltanto le promesse e le parole non mantenute. “Ogni anno la stessa storia, tantissime promesse e alla fine fatti zero. Qui anche il commercio non funziona. Basti pensare che ci sono 2 o 3 salumerie, un bar e un tabacchi, per il resto la spesa dobbiamo farla in centro e siamo costretti a scendere – si sente girando per il quartiere – siamo costretti a scendere ogni giorno”. Alle parole di chi denuncia cosa non va oramai da troppo tempo, si sovrappongono quelle che non fanno rumore e le frasi di chi, non ha la forza di denunciare, perchè: “Sapete com’è, meglio non parlare, per rispetto a chi ci rappresenta all’interno del Comune di Salerno”.