All’appello, al sindaco Vincenzo De Luca, mancherebbero dei voti a Salerno città. Oltre ai due “traditori” già accertati nella serata di domenica all’atto dello scrutinio elettorale per il presidente della Provincia, ieri mattina il dato più eclatante ha riguardato le liste, e quindi l’elezione di Nino Savastano e Giovanni Coscia. Entrambi, a scrutinio concluso, stando alle previsioni della vigilia avrebbero perso ben tre voti certi. Un dato che avrebbe mandato su tutte le furie il primo cittadino. E non solo. Lo stesso Consiglio comunale di Salerno è stato facile preda per molti dei candidati alla Provincia. Basti pensare che Stanziola (candidato espressione dell’area di Antonio Valiante) ha conquistato a Salerno città due preferenze. Un voto poi è andato a Rescigno (candidato di Iannuzzi), uno a Malpede ed infine uno a Marchese. Sempre secondo una prima analisi, un voto della maggioranza sarebbe andato addirittura ad un candidato dell’opposizione. Ieri mattina durante un vertice tenutosi al Comune, tra alcuni esponenti del Partito democratico ed Enzo Napoli ci sarebbe stata una prima analisi del voto. Il tutto mentre si cerca di capire chi abbia tradito all’interno del consesso cittadino. In particolare a Nino Savastano sarebbero dovuti andare dieci voti, così come a Giovanni Coscia. Ma entrambi, benché eletti, avrebbero perso rispettivamente un voto e due. Quanto all’opposizione due voti sono stati conquistati da Roberto Celano; si è autovotato Raffaele Adinolfi (candidato nella lista “Provincia moderata e riformista”) mentre hanno rispettato l’appartenenza di partito i due consiglieri comunali di Forza Italia. Infatti, una preferenza è andata a Freda, l’altra a Voza. Tre, invece, i voti confluiti su Spinelli di Fratelli d’Italia. Infine, un voto a Guzzo dell’Udc.
(andpell)