‹‹Uno, due, tre, quattro, cinque, dieci, cento passi››. Le note de ‹‹I cento passi›› dei Modena City Ramblers hanno unito Salerno e tutte le altre città dello stivale, nella giornata nazionale del ricordo e dell’impegno contro le vittime delle mafie. Un giorno cui ‹‹Stare in silenzio e avere paura è l’errore più grande›› come ricordato dall’assessore provinciale Mancusi. Tutti uniti contro le mafie nel primo giorno di primavera: ‹‹Il 21 marzo, da oggi la natura inizia a risvegliarsi e così anche noi festeggiamo il giorno del ritorno alla vita – afferma Riccardo Christian Falco dell’associazione Libera- per questo come associazione da 18 anni abbiamo deciso, che fosse oggi il giorno per il ricordo delle vittime delle mafie. Chiamare per nome le oltre 850 vittime, che dall’inizio dello scorso secolo sono presenti in questo elenco, è un modo per far capire che il loro impegno è servito a qualcosa, e che la loro morte non è stata vana. Come gli alberi tornano a fiorire, così i loro nomi tornano a risuonare in questa terra››.Una commemorazione diversa dalle altre, il silenzio non è a farla da padrona, i veri protagonisti sono gli applausi, i colori i palloncini bianchi, il calore delle giovani generazioni che vogliono urlare il loro no alle mafie e alla criminalità organizzata. Tanti ragazzi e tante scuole presenti sia dalla città come il Severi, il da Procida, il Regina Margherita, l’Alfano I e il Santa Caterina da Siena, ma anche tanta provincia come l’Ipsar di nocera e il liceo Galizia sempre di nocera. I ragazzi, i veri protagonisti del domani, i padroni della Salerno del futuro, sono loro i primi che devono comprendere come il mondo può e deve cambiare: ‹‹Oggi rappresenta un simbolo per la nostra lotta, ma non finisce qui, durante gli altri 364 giorni all’anno il nostro operato continua nelle scuole con percorsi alla legalità e al rispetto del prossimo – continua Riccardo– e per questo oggi è ancora più bello vedere tanto calore e tanta partecipazione dai ragazzi, significa che il nostro lavoro è svolto bene››. La consapevolezza che la mafia non fa vittime giuste e per questo la si debba combattere, questo il pensiero di Fabio dell’Ipsar di nocera: ‹‹Oggi è un giorno in cui stare in silenzio vale poco, si deve parlare, urlare e far capire il proprio no alle mafie. non ci sono vittime giuste, gli omicidi di mafia, colpiscono spesso persone innocenti, che non hanno nulla a che fare con la criminalità organizzata. Per queste infinite morti bianche siamo qui oggi, per far capire a tutti, che non vogliamo stare in silenzio ma che ci continueremo ad opporre alle mafie››. Un giorno in cui ricordare ma non solo, come ricorda la dottoressa Federica di Martino psicologa dello sportello anti stalking e violenza dell’associazione Indiani d’Occidente: ‹‹Oggi non dobbiamo solo ricordare chi non c’è più, ma soprattutto guardare al futuro e fare di tutto affinché morti come quella di Peppino Impastato e delle tante altre vittime senza nome delle mafie non si ripetano più››. mafie ma non solo il vice sindaco Eva Avossa ha affermato: ‹‹Oggi non dev’essere solo un giorno per ricordare le vittime delle mafie, ma un giorno per capire che le regole sono fatte per essere rispettate e per questo, vedere tanti ragazzi è incoraggiante per il futuro››. Presenti a Piazza Cavour oltre alle rappresentanze comunali e provinciali, anche il Prefetto Gerarda Maria Pantalone e le massime autorità militari della città.
22 marzo 2013