“Le guardie di frontiera e costiere, così come altri operatori della sicurezza, richiedono capacità di monitorare aree più ampie al di là delle frontiere esterne dell’UE al fine di prevenire, individuare e reagire alla criminalità, compreso l’attraversamento delle frontiere esterne, l’attraversamento illegale delle frontiere e/o il contrabbando alla frontiera regioni dell’UE e dell’area Schengen. Ciò si applica a tutti i contesti di frontiera – terrestre, marittimo e aereo – ma può essere specificamente utile nel settore marittimo e queste capacità potrebbero anche avere un forte impatto su altri compiti relativi alla sicurezza marittima al di là del controllo di frontiera e per le dimensioni chiave individuate dal Piano d’azione dell’UE per la sicurezza marittima, compresa l’agenda di ricerca civile-militare. Tali capacità dovrebbero includere il monitoraggio delle sfide e delle minacce alle attività marittime, compresi i trasporti, le infrastrutture e gli ambienti marittimi; contribuire alle misure di sostegno alle navi in pericolo e alle missioni di ricerca e soccorso; e la scansione delle aree costiere e di confine”. Lo spiega
il deputato europeo del Gruppo Identità e Democrazia e segretario della Lega in Campania, Valentino Grant, chiarendo che l’obiettivo di Horizon Europe è quello di elevare la sicurezza delle frontiere. Maggiore capacità di sorveglianza rispetto allo stato dell’arte, tra cui maggiore durata, migliore affidabilità, minori requisiti di manutenzione, permanenza più lunga e copertura più ampia;prestazioni e/o sicurezza migliorate, comprese migliori capacità di rilevamento, classificazione e tracciamento, sicurezza informatica e fisica, migliore efficienza dei costi, migliore autonomia, firme visive e acustiche inferiori; migliorate capacità multi-tasking per rispondere a una varietà di esigenze e situazioni nella sorveglianza delle frontiere e dell’ambiente marittimo, inclusa una maggiore collaborazione tra più autorità. Per tutte le info valentinogrant.eu