Guido Pisano si difende alle accuse e punta il dito contro Bonavitacola: «Racconti non veritieri» - Le Cronache
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Guido Pisano si difende alle accuse e punta il dito contro Bonavitacola: «Racconti non veritieri»

Guido Pisano si difende alle accuse e punta il dito contro Bonavitacola: «Racconti non veritieri»

Sulle fonderie Pisano lo scontro è sempre più acceso. Ad intervenire, dopo le dichiarazioni del consigliere regionale Michele Cammarano e del vice presidente della giunta regione della Campania Fulvio Bonavitacola è proprio Guido Pisano, a capo dello stabilimento di via Dei Greci: «Abbiamo appreso dagli organi di informazione dell’interrogazione del Consigliere regionale On. Michele Cammarano in occasione del question time che si è svolto ieri a Palazzo Santa Lucia. A questa interrogazione è succeduta la replica del Vice Presidente e Assessore all’Ambiente della Regione Campania, On. Fulvio Buonabitacola. Naturalmente, è particolarmente grave che l’On. Cammarano citi indagini della Magistratura – negli ultimi dieci anni – e faccia riferimento a condanne che, invece, negli ultimi processi che sono giunti a conclusione, non ci sono mai state a nostro carico: i procedimenti hanno espresso, invece, assoluzioni o, al massimo, leggere ammende pecuniarie – ha dichiarato il presidente delle Fonderie Pisano & C. SpA – Aggiungiamo che proprio oggi – con sentenza 278/2023 – il Tribunale di Salerno ha assolto la Fonderia Pisano ed i suoi amministratori, imputati di reati ambientali, nel procedimento penale 3285 / 2017, “perché il fatto non sussiste”. L’On. Cammarano fa, poi, riferimento allo Studio Spes, citando uno studio riferito alla Valle dell’Irno, citando un elevatissimo inquinamento da mercurio, che è un metallo pesante. Come già dimostrato da tutti i campionamenti effettuati da Arpac e Procura di Salerno, il mercurio non si riscontra affatto nel processo produttivo delle Fonderie Pisano: è come accusare una pasticceria di utilizzare amianto per realizzare dolci. E’, poi, quindi, intervenuto l’On. Bonavitacola che ha citato tutti i vari giudizi affrontati dalle Fonderie Pisano di fronte alla Magistratura e le assoluzioni ricevute in tutti i gradi, anche in Cassazione. Esprimiamo, invece, rammarico, per la mancanza di fiducia nell’Ente Regionale di controllo Arpac che, l’assessore Bonavitacola, presiede in quanto Assessore all’Ambiente. L’Arpac, in tutte le visite ispettive, ha sempre minuziosamente analizzato la nostra produzione e le relative emissioni, riscontrandole molto al di sotto dei parametri che la stessa Regione Campania ha autorizzato». Pisani ha ricordato infatti che le ispezioni non durano poche ore ma molti giorni: l’ultima ispezione ha necessitato di ben 8 accessi di circa 8 ore cadauno. Inoltre, la stessa Arpac è titolare di una centralina di monitoraggio in continuo nelle adiacenze dello stabilimento. «Non può non essere riscontrata la definizione che l’Assessore Bonavitacola ci attribuisce: imprenditori irresponsabili ed inaffidabili nella vicenda della delocalizzazione. Va ricordato che sono oltre 10 anni che ricerchiamo un sito ove poter trasferire la produzione, ricevendo vari dinieghi: negli ultimi tre anni abbiamo investito oltre 5 milioni di euro tra l’adeguamento dell’attuale sito e la acquisizione della nuova sede produttiva. Le false notizie di inquinamento e di diffusione delle malattie nella popolazione residente nelle vicinanze degli impianti – mai da nessuno accertate e ufficialmente contestate comunicate – non rendono il percorso della delocalizzazione agevole e praticabile. Ci permettiamo di richiedere – al Vice Presidente della Regione e allo stesso On. Cammarano – di fissare in Regione un incontro nel corso del quale provare a scegliere una adeguata risposta operativa alle problematiche esposte – ha aggiunto Guido Pisano – La Fonderia Pisano opera da oltre 60 anni nel sito industriale di Fratte: attualmente questa area non è più industriale, ma di trasformazione e non ci permette di fare ulteriori investimenti. Abbiamo acquistato dall’Asi un suolo industriale nel comune di Buccino, abbiamo presentato un progetto dettagliato che dimostra la qualità del notevole investimento, ma il Comune di Buccino non intende ospitare l’azienda. E’ lecito, a questo punto, chiedere se la programmazione regionale ritiene di individuare un sito adatto alle nostre esigenze in alternativa a quello di Buccino? O consentire di utilizzare questo o un altro sito prevedendo misure compensative al Comune di Buccino (o a un altro Comune) come maggiori controlli e maggiori investimenti in sicurezza della popolazione. In qualità di imprenditori abbiamo voglia di investire e credere sempre nel futuro. Siamo in ogni caso fiduciosi: gli organi regionali, responsabilmente, sono chiamati ad accompagnarci: è questo l’unico modo possibile per continuare a portare il nostro contributo di crescita e benessere al nostro territorio salernitano».
e.n