Gruppo Intesa Sanpaolo: non succederà più - Le Cronache Attualità
Attualità

Gruppo Intesa Sanpaolo: non succederà più

Gruppo Intesa Sanpaolo: non succederà più

di Nicola Castorino

Con una nota, inoltrata a tutti i dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo, sono state fornite le informative da osservare nel caso di accesso ai conti dei clienti della banca. “Ogni volta che si ricercherà un cliente al di fuori delle logiche di portafogliazione o radicamento, apparirà un pop-up di avviso che ricorda la normativa interna sulle ricerche non correlate all’attività lavorativa, all’interno del quale (per Sportello e Abc Consulenziale) il collega di Rete dovrà confermare di voler procedere e fornire il motivo per cui sta eseguendo la ricerca, attraverso un menù a tendina precompilato». Tutto questo all’indomani del caso “Coviello”, il dipendente spione licenziato dalla Banca, in servizio presso la filiale di Bisceglie, in Puglia, che avrebbe spiato, secondo l’accusa, migliaia di conti correnti tra politici, personaggi dello spettacolo e dello sport. Come noto un dipendente infedele della nostra Banca – si legge in un comunicato stampa diramato dal comparto Media Relations di Intesa Sanpaolo – con un comportamento che ha gravemente violato le norme, i regolamenti e le procedure interne, ha consultato dati e informazioni riguardanti alcuni clienti in modo ingiustificato. Il sistema interno di controlli lo ha individuato, abbiamo inviato notifica al Garante della Privacy, abbiamo licenziato il dipendente infedele e abbiamo sporto denuncia come parte lesa. Siamo molto dispiaciuti di quanto accaduto e chiediamo scusa. Quanto avvenuto non dovrà più accadere. Confermiamo che non c’è stato alcun problema di sicurezza informatica rispetto alla quale Intesa Sanpaolo si colloca nelle migliori posizioni internazionali. Recentemente Intesa Sanpaolo ha anche  nominato il generale del Corpo d’Armata dei Carabinieri, Antonio De Vita, nel ruolo di Chief Security Officer di gruppo con la responsabilità per la Cyber Security e la Sicurezza. Ricordiamo che Intesa Sanpaolo è formalmente indagata dalla Procura di Bari per la violazione della legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti. Nei confronti della Banca, quindi, potrebbero arrivare potenzialmente migliaia di richieste risarcitorie.
Ma, come dichiarato dal CEO della banca, Carlo Messina –  parafrasando una nota canzone degli anni ’80 di Adriano Celentano – “non succederà più!”

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *