Ancora una volta il maltempo infierisce sulle strade di Giovi. Si stacca l’ennesima parte del costone roccioso delle colline giovesi e la circolazione stradale è stata nuovamente interrotta per alcune ore. La frazione interessata, questa volta, è stata quella di Giovi San Bartolomeo dove, durante la notte tra martedì e mercoledì, parte della roccia è franata, in misura di circa dieci metri, interdicendo il passaggio ai mezzi di trasporto. Dopo che il tratto è stato circoscritto da vigili del fuoco e polizia municipale e dopo il sopralluogo dei tecnici cui ha fatto seguito l’ok, la strada è stata riaperta. Ma i problemi e i disagi, nelle zone collinari della città, restano, in particolare durante il periodo delle piogge invernali. «Siamo sempre più rammaricati dalle condizioni in cui viviamo, volevamo chiedere di distaccarci dal Comune e di questo passo potrebbe fisicamente accadere realmente. Gli abitanti di Giovi saranno costretti ad usare l’elicottero per scendere da qui» – sostiene Leonardo Gallo, referente di Città collinare, ironizzando sulla situazione che sta amareggiando sempre più gli animi dei residenti. Dopo l’ultimo avvenimento franoso nell’area, Gallo afferma: «Si tratta di un disagio a livello nazionale, ma dopo quest’ultima abbiamo colmato la misura. Fin quando si continua a badare allo sfavillio dell’area centrale e più popolata tralasciando le necessità primarie delle altre zone, direi che possiamo dire che Salerno non possa classificarsi come città europea». Il malcontento dilaga nel più recente ricordo dell’altra strada di Giovi, quella della frazione Bottiglieri, chiusa dopo la frana avvenuta lo scorso 26 novembre, e ancora inagibile. Una condizione che sta non poco ostacolando il normale scorrimento del traffico dei residenti nella zona. Ci si chiede quindi quale sia la sorte che tocca al quartiere collinare di Giovi e a quelli adiacenti che non vivono certo situazioni migliori. «Rischiamo in salute, forse si renderanno conto della gravità della situazione quando verranno celebrati i funerali di Stato. È già tutto costoso e difficile. Sicuramente c’è chi ha beneficiato dall’evento delle Luci d’Artista, ma non si è ancora badato al concreto, ai disagi che ci sono» – ha proseguito l’avvocato Gallo che ha ricordato come si sia in periodo di pagamento di tasse ed imposte: «denaro preso dalle tasche dei cittadini, con questo bisognerebbe garantire la sicurezza di tutti, non solo di pochi. Il Comune, gli enti, l’amministrazione, si passassero tutti una mano per la coscienza: con i soldi della collettività si sta badando al superfluo piuttosto che al miglioramento della qualità della vita».
Francesca D’Elia