di Marco Visconti
Gino Sorbillo ha avuto un grande successo mediatico per mezzo della sua pizza con l’ananas. Questa, però, ha anche creato alcune polemiche sul web, come se Sorbillo avesse voluto lanciare una provocazione, ma non è così, ama il suo mestiere: sperimenta e poi crea le sue pizze, come nel caso della pizza con l’ananas. Un prodotto che può far storcere il naso a chi l’associa a quella pizza stonata realizzata negli Usa, ma lui ha dato un tocco di delicatezza, trasformando una pietanza inappetibile in appetibile, creando la giusta commistione gastronomica tra formaggi di carattere e l’ananas. Poi si aggiunge il resto: la sua bravura nel trasmettere tramite social network, per citare le sue parole, le sue «tele», le sue pizze. Proprio in merito alla polemica sorta sul web per la pizza con l’ananas, Sorbillo come risposta crea la pizza «Pepperoni». Gino si racconta in questa intervista e parla della sua pizza con l’ananas.
Per lei è più importante la qualità del prodotto o della comunicazione?
«Per me è più importante conoscere il mio lavoro, vivendolo attraverso i test che faccio, le sensazioni che ho, la memoria che ho, l’intuito che ho, poi da qui nascono proposte, abbinamenti, nasce qualcosa, come la pizza con l’ananas, che può sembrare una provocazione, uno scandalo, ma non lo è. Nel mio menù degli anni ’90, le pizze erano solo 6, poi sono state aggiunte delle altre, quindi mi domando perché non si è creato lo scandalo, per esempio, quando è stato utilizzato il prosciutto crudo oppure è stata utilizzata la zucca sulla pizza?».
Cos’è per lei la pizza?
«Per me è come una tela, dove imprimere un sentimento, dei colori attraverso gli ingredienti. In quanto pietanza, per me è un linguaggio mondiale, è un piatto internazionale. Io come pizzaiolo napoletano ho sdoganato l’ananas sulla pizza, dimostra che, forse, c’è stato bisogno di un pizzaiolo napoletano che realizzasse questa pizza. Molti si sono arresi, si sono basati sui giudizi degli altri del passato, non capisco perché in precedenza non sono state fatte prove, io, invece, ho ragionato sopra trasformando questa pizza».
Perché c’è stato questo putiferio mediatico sulla sua pizza con l’ananas?
«La pizza è parte della mia vita, mi appartiene. Non mi interessa del giudizio, io mi devo sentire libero del mio lavoro. La pizza l’ho messa in carta, io l’ho fatta, l’ho provata, la vendo e le persone sono libere di comprarla o non comprarla. Ho fatto la mia pizza».
Come nasce l’idea della pizza con l’ananas?
«Il ragionamento è stato banale, mi meraviglio che non l’abbia fatto qualcun altro in precedenza. Secondo me, è stato sbagliato l’abbinamento l’ananas col pomodoro».
Come la prepara la pizza con l’ananas?
«Provola affumicata di Agerola, ananas in cottura, il cacioricotta di capra sarda e quello del Cilento. In sintesi: sono formaggi di carattere in combinazione con l’ananas».
Quali sono stati i feedback da parte della sua clientela per la pizza con l’ananas?
«Sono commenti più positivi che negativi».