«Il cielo grigio accompagna questa dolce malinconia»: con parole cariche di emozione e poesia, Claudio Gubitosi ha salutato il Giffoni Film Festival, 55 anni dopo averlo fondato. Lo ha fatto con il cuore colmo di gratitudine e lo sguardo rivolto al futuro, annunciando ufficialmente il passaggio di consegne al figlio Jacopo Gubitosi, nuovo direttore generale, e a Luca Apolito, direttore artistico.
Una transizione simbolica e concreta, celebrata alla fine di un’edizione da record:
30mila presenze al giorno
Oltre 900 milioni di contatti raggiunti nel mondo
320 ospiti in dieci giorni
Una “tripletta d’eccezione”: Toni Servillo, Paolo Sorrentino e Tim Burton
«Sono sicuro che Jacopo e Luca sapranno gestire con competenza e passione questa enorme macchina operativa che non si ferma mai e lavora tutto l’anno», ha detto Gubitosi nella conferenza stampa di chiusura.
Dal sogno di un ragazzo del Sud a una realtà globale, il Giffoni Film Festival si conferma ancora una volta tra gli appuntamenti culturali più “necessari”, per dirla con François Truffaut. Un festival che non è solo cinema, ma costruzione di futuro, partecipazione, crescita e identità.
Ora la sfida passa a una nuova generazione, ma con un’eredità forte, viva e pulsante.
Il cielo, anche se oggi un po’ grigio, promette ancora tanta luce.
