Gesto sacrilego: tagliata la testa ad una statua - Le Cronache
Attualità Provincia Olevano sul Tusciano

Gesto sacrilego: tagliata la testa ad una statua

Gesto sacrilego: tagliata la testa ad una statua

Ha dell’incredibile quanto accaduto la scorsa notte ad Olevano sul Tusciano, in località Cannabosto, dove ignoti hanno compiuto un gesto ignobile. Nella mattinata di ieri, infatti, gli olevanesi, con un atto vandalico si sono visti portar via la testa della Madonnina lì situata, come ha raccontato anche il sindaco Michele Ciliberti che ha provveduto a sporgere regolare denuncia presso gli enti competenti. Non si conosce il perché di tale gesto né ciò che si potrebbe esprimere con questo tipo di atto.

Istantaneo è stato l’intervento delle autorità, le quali hanno provveduto a rimuovere la restante parte della statua. “Provvederò personalmente all’acquisto di una nuova Madonnina così, che nelle prossime settimane possa subito essere reinstallata”, ha dichiarato il primo cittadino Ciliberti. Insieme al parroco, Don Cristoforo Mitria, e al comandante della polizia locale, Bruno Caiazzo, prospetta che il gesto sia frutto di una “bruttissima ragazzata”. “L’accaduto non è da esempio per ulteriori gesti emulativi, non rispecchia affatto i cittadini olevanesi. Era già prevista l’intensificazione della videosorveglianza comunale. Ci sarà, oltretutto, la denuncia alle autorità preposte”, ha poi aggiunto Ciliberti raccontando di aver provveduto a rimuovere quel che restava della statua raffigurante la Madonna, in attesa della sostituzione in programma già questa mattina.

Viene da chiedersi quale sia la ragione di tale gesto, soprattutto, cosa si sarebbe cercato di ottenere. Quale reazione richiesta può mai essere alla base di un gesto così piccolo? Nel merito, in serata, è entrato il proprietario del terreno dove sorge la statua: «Un minimo di indagine preventiva, prima dello sparo ad zero è stata fatta? Oggi sono stato tutta la giornata in montagna e l’ho appreso dal social solo poco fa. Fossi stato in zona, avrei potuto dire pure la mia».

Cosmo Nicolino