Fuochi di San Matteo: nuovo atto. C’è da convincere il sindaco Napoli - Le Cronache
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Fuochi di San Matteo: nuovo atto. C’è da convincere il sindaco Napoli

Fuochi di San Matteo: nuovo atto. C’è da convincere il sindaco Napoli

di Andrea Pellegrino

San Matteo s’avvicina ed il nuovo capitolo della saga di don Camillo e Peppone sta già andando in scena. La materia del contendere, ormai da qualche anno, è sempre la stessa: i fuochi d’artificio di fine giornata del 21 settembre. La vicenda, dopo il consueto tira e molla, finirà dritta in commissione annona e turismo che ospiterà, lunedì mattina, una rappresentanza dell’associazione nata ad hoc per la festa del Santo Patrono. E sarà, secondo il calendario delle commissioni, una seduta dedicata proprio ai festeggiamenti. Alla fine la richiesta sarà secca: l’autorizzazione per lo spettacolo pirotecnico e quindi il patrocinio del Comune di Salerno. Quanto al contributo, invece, sarà tutto a carico dell’associazione che provvederà all’acquisto dei fuochi. Dalla loro pare che abbiano già acquisito tutti i permessi, compreso quello dell’autorità portuale di Salerno. A conti fatti mancherebbe quello più importante, ossia quello del sindaco Enzo Napoli che potrebbe mettere la parola fine alla guerra fredda tra Monsignor Moretti e Vincenzo De Luca. Da anni, ormai, gli ambasciatori pare stiano tentando tutte le strade ma alla prova dei fatti ognuno è sempre rimasto ben saldo sulle proprie posizioni. Proprio come nei racconti di Giovannino Guareschi. Tutto parte da quando l’arcivescovo Moretti varia il percorso della processione, vietando al Santo l’ingresso a Palazzo di Città. Una disposizione che non va giù all’allora sindaco Vincenzo De Luca e agli stessi portatori. Da qui il braccio di ferro tra le due istituzioni che ha portato allo stop dell’atteso spettacolo pirotecnico, unico, tra l’altro, evento non religioso della festa patronale. Quest’anno l’associazione San Matteo tenterà di portare la pace: prossimo incontro lunedì. Ma più che da Palazzo di Città il via libera dovrà arrivare (come di consueto accade in questa città) da Palazzo Santa Lucia.